PAOLA TONUSSI, 'IOSIF BRODSKIJ - IL
SUONO DELL'ELEGIA' (EDIZIONI ARES, PP. 232, EURO 15). Poesie
inedite in Italia del Nobel per la Letteratura Iosif Brodskij,
morto a New York nel 1996, fanno parte del libro 'Il suono
dell'elegia' di Paola Tonussi che arriva in libreria il 9
novembre per Edizioni Ares.
Nel rispetto della volontà di Brodskij che lasciò scritto di non
volere biografie, il saggio della Tonussi, studiosa di
letteratura anglosassone fra Ottocento e Novecento si concentra
maggiormente sul suo cammino letterario, con la traduzione di
liriche mai apparse in italiano, che si incrocia con le tappe
della sua esistenza.
"Immergermi nei saggi, nelle liriche di Brodskij è stata
un'avventura dello spirito: ho individuato, tra i molti
possibili, un tema conduttore nella patina nostalgica della
scrittura brodskijana. Se il passato tende a spianare i ricordi,
il canto elegiaco li fa riaffiorare in galassie di versi, echi
che riverberano nostalgia e pathos" spiega la Tonussi.
Il libro è nato da un intreccio di vita e opere. "Ho vissuto a
lungo a Venezia. Accarezzavo da tempo l'idea di scrivere sulla
città e su Brodskij. 'Fondamenta degli incurabili' per me è una
gemma della letteratura del '900, ma anche un luogo che amo
molto e conosco bene. Per anni è stata la mia apertura all'acqua
e al cielo delle Zattere" racconta la studiosa.
'Iosif Brodskij - Il suono dell'elegia' ripercorre tutti gli
snodi della poetica del grande esule russo, seguendo i momenti
salienti della sua vita: l'infanzia a Pietroburgo, la scoperta
della vocazione di poeta, il processo farsa per "parassitismo",
l'esilio, l'amicizia con i maestri del suo tempo, da Anna
Achmatova a W. H. Auden. E la seconda vita negli Usa, il suo
amore per l'Italia e in particolare per Venezia, la città in cui
è sepolto.
"Colui che scrive una poesia la scrive soprattutto perché
scrivere versi è un acceleratore straordinario della coscienza,
del pensiero, della comprensione dell'universo" sono le parole,
manifesto di una poetica cristallina, con cui Brodskij
concludeva il suo discorso per il Nobel per la Letteratura
nel1987.
Brodskij, di cui abbiamo tradotto in italiano i saggi, ma non
tutta l'opera poetica, è autore dalla profonda tensione etica,
che parla ancora al lettore di oggi, allo scrittore quandodice
che a lui "spetta il compito di portare la penna all'altezza
della propria anima". La sua attualità, riflette la Tonussi, si
fa oggi quasi drammatica, se si pensa alla difficoltà della
parola scritta a creare immaginario: è un poeta che parla di
"continuità" della letteratura, dell'"accelerazione del volo"
che la poesia incarna, di fedeltà ai "magneti spirituali" di
metri e rime, dell'insegnamento morale della letteratura.
La Tonussi, che è stata docente a contratto presso la SSIS
Veneto/Centro di Eccellenza di Ca' Foscari, è autrice di
numerose opere di narrativa e saggistica, in particolare su
Byron, Virginia Woolf, Charles Dickens, Janet Frame, Emily
Dickinson, i Brontë, T.S. Eliot, Stephen Spender e Wystan Auden.
Nel 2013 l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti le ha
conferito il Premio Vassalini. La sua biografia Emily Brontë
(2019) è stata finalista Premio Comisso, sezione biografia 2020.
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