Il libro resta il grande protagonista
nel mercato dell'entertainment fisico (libri, console e games,
musica e home video). Nel 2020 per ogni 100 euro spesi oltre 70
sono stati destinati all'acquisto di libri e il valore maggiore
lo ha raggiunto l'Italia con 78 euro. E ad aiutare
l'entertainment nel suo complesso a superare l'emergenza da
Covid-19 sono sempre i libri con tassi di crescita positivi in
Italia e Spagna. Lo dicono i dati di un'indagine di Gfk che
esamina i mercati dell'entertainment fisico italiano, spagnolo e
francese, presentata da Salani in occasione della pubblicazione
di 'Il Maialino di Natale', primo romanzo per bambini scritto da
J.K. Rowling dopo la fortunatissima saga di Harry Potter. In
una tavola rotonda online, la casa editrice Salani si è
interrogata sulla rilevanza del libro nell'ambito
dell'entertainment fisico, sul peso del segmento dei libri per
ragazzi e su come il Natale e la sua magia influenzino i consumi
editoriali, con l'introduzione di Gianluca Mazzitelli e la
partecipazione di Sveva Casati Modignani, Francesca Crescentini
@Tegamini, Loredana Lipperini, Marco Ponti, Pierdomenico
Baccalario, Andrea Monda, Renata Gorgani e Mariagrazia
Mazzitelli, moderati da Nicola Gardini.
Qual è stato l'impatto della pandemia in Italia, Francia e
Spagna e quanto hanno inciso i libri sui consumi totali?
Delle tre nazioni analizzate, l'Italia è in testa per
crescita del mercato del libro che vale 1,3 miliardi di euro nel
2020 e cresce del +3,3% rispetto al 2019. Positiva la Spagna
+0,8% mentre la Francia chiude l'anno in leggera decrescita
-2,1%.
E qual è il peso del segmento ragazzi nell'economia del
libro e cosa è cambiato negli ultimi cinque anni? Nel 2020, nei
tre paesi analizzati, su 5 libri venduti in media uno era per
ragazzi. I libri per ragazzi hanno infatti un peso rilevante che
si attesta a circa il 18% per Italia e Francia e sfiora il 22%
per la Spagna.
In particolare, dal 2016 al 2020, in Italia (+20,4%) il
valore del mercato dei libri per ragazzi è cresciuto più che in
Spagna (+7,0%) e Francia che, nonostante una leggera decrescita
(-2,5%) ha un mercato che è quasi il triplo rispetto agli altri
due paesi presi in considerazione. Rispetto al numero di copie
vendute, sempre dal 2016 al 2020, il mercato del libro italiano
è cresciuto del +10,5% e il segmento dei libri per ragazzi ha
evidenziato una crescita pari al +12,6% a copie.
Il Natale gioca un ruolo fondamentale: l'aumento delle
vendite di prodotti nei mesi di novembre e dicembre è sempre di
più trainato dalla crescita del libro, che negli ultimi cinque
anni ha registrato un aumento del +45%. Il peso del libro sul
totale è passato dal 56,1% del 2016 al 71,2% del 2020.
In particolare, nel settore ragazzi le vendite tra
novembre e dicembre sono state in costante aumento nell'ultimo
quinquennio e nel 2020 sono arrivate a generare il 31,5% dei
ricavi totali dell'anno. Il Natale diventa sempre più rilevante
anche come ambientazione narrativa. Ogni anno vengono pubblicati
in media 100 nuovi titoli a tema natalizio per un totale sul
mercato di quasi 1.300 referenze. Le vendite dei libri che hanno
come oggetto il Natale, i suoi personaggi e le sue storie,
mostrano una crescita costante con un aumento nel 2020 del +106%
rispetto al 2016.
Ma quali sono i libri per ragazzi che vendono di più a
Natale? Tra i titoli che dal 2016 hanno registrato un picco di
vendite a novembre e dicembre vengono identificati quattro macro
gruppi: prodotti cross-mediali (legati a fenomeni
cinematografici, televisivi o dei media digitali come PJ Mask,
Paw Patrol, LOL, Lyon Gamer; romanzi seriali non ancora conclusi
come 'Scuola Media', grandi classici fuori diritti come Il
Piccolo Principe, Il Mago di Oz, Piccole Donne e nuovi classici
per ragazzi come Harry Potter, La Fabbrica di Cioccolato e Pippi
Calzelunghe.
Rispetto a queste categorie, negli ultimi cinque anni, le
vendite dei libri cross-mediali sono sensibilmente incrementate
a partire dal 2019, soprattutto per l'ingresso di autori
provenienti dai nuovi social media (Youtube) e dal mondo dei
videogiochi. Nel mix arretra il peso delle pubblicazioni
destinate ai più piccoli a beneficio di quelle a maggior
contenuto narrativo (+178%).
l cluster dei titoli seriali registra una progressiva
decrescita con poche nuove serie, nazionali e internazionali, in
grado di rivitalizzare il comparto (-15%). Sono i classici fuori
diritti (+64%) e i nuovi classici in diritti (+55%), dal 2018,
il motore trainante che garantisce un aumento stabile delle
vendite nel periodo natalizio.
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