"E' un ottimo segno il fatto che le
donne si ribellino contro questo regime iraniano così
incredibilmente repressivo e maschilista e penso che i social
media abbiano svolto e svolgano un ruolo molto importante nel
sostenere e nel dare visibilità a questo movimento". Lo dice
all'ANSA il grande scrittore indiano Amitav Ghosh delle proteste
in Iran dopo l'uccisione di Mahsa Amini, perché indossava "in
maniera inappropriata" il velo, che sono state sostenute in
tutto il mondo provocando un'ondata inarrestabile di solidarietà
con il gesto simbolico di tagliarsi una ciocca di capelli da
parte di tantissime donne e lo slogan "Donna, vita, libertà".
"Auspico che questo movimento non si lasci invischiare in
giochi di geopolitica globale. Per esempio al fatto che gli
Stati Uniti si sono affrettati a dare il proprio sostegno al
movimento. Adesso come adesso non capiamo esattamente, non
abbiamo chiarezza su quale sia il fattore geopolitico in gioco"
ha sottolineato Ghosh, in Italia per l'uscita del suo nuovo
libro 'La maledizione della noce moscata', dal 18 ottobre per
Neri Pozza nella traduzione di Norman Gobetti e Anna Nadotti, un
saggio in cui l'odierna crisi climatica, demografica e sociale
non è per niente estranea all'ordine geopolitico inaugurato dai
colonizzatori del Primo mondo.
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