(di Mauretta Capuano)
La letteratura italiana e gli
scrittori e scrittrici contemporanee appassionano sempre di più
la Germania, con in aumento le traduzioni di libri e a fare da
volano l'attesissimo appuntamento alla Buchmesse 2024 che vedrà
il nostro Paese Ospite d'Onore. Lo dimostra l'interesse verso i
finalisti del Premio Strega 2023, applauditissimi all'Istituto
Italiano di Cultura di Berlino, la sera del 20 giugno.
In sala diversi editor di case editrici tedesche,
giornalisti, intellettuali e tanti giovani: oltre cento persone
ad ascoltare Romana Petri, Rosella Postorino, Andrea Canobbio,
Maria Grazia Calandrone e Ada D'Adamo, la scrittrice morta poco
dopo essere entrata nella dozzina, in rappresentanza della quale
c'era Loretta Santini, direttrice di Elliot, la casa editrice
che ha pubblicato il suo libro 'Come d'Aria' vincitore del
Premio Strega Giovani 2023.
I finalisti sono stati poi ospiti dell'Ambasciatore Armando
Varricchio in una serata speciale nella sede dell'Ambasciata
d'Italia a Berlino che quest'anno festeggia i 20 anni dalla
riapertura nel 2003. "Nel restauro conservativo sono stati
lasciati molti segni dei bombardamenti" ha spiegato
l'ambasciatore Varricchio.
"Di traduzioni ce ne sono sempre di più. C'è stato un
incremento sia dei contributi che sono stati dati dal Ministero
degli Esteri sia tramite il Centro per il Libro e la Lettura. In
Germania abbiamo il numero più alto di Istituti di Cultura
insieme agli Stati Uniti e nell'ultimo anno sono stati
particolarmente pro attivi" spiega Dario Armini, capo ufficio
Cultura all'Ambasciata d'Italia a Berlino.
Stimolati da Mario Desiati, vincitore del Premio Strega 2022,
a presentare, in un divertente gioco, i loro libri in terza
persona, i finalisti hanno catturato l'attenzione della platea.
"Disabilità, malattia, morte. Comincio in modo provocatorio
perché sono i temi centrali del memoir di Ada D'adamo che era
una ballerina ed è riuscita in un piccolo miracolo di scrittura"
ha spiegato Loretta Santini di 'Come d'Aria' , per il quale sono
già stati acquisiti i diritti di traduzione in Francia, che è
tra i favoriti nella corsa alla vittoria insieme a Romana Petri
e Rosella Postorino. La Petri che in Rubare la notte (Mondadori)
ha voluto riabilitare la "potenza letteraria, ma anche la
capacità di empatia per il mondo" di Antoine de Saint Exupery,
l'autore de 'Il piccolo principe', ha già visto tradotti due
suoi libri in Germania, ha diretto fino al 2012 la casa editrice
Cavallo di Ferro, ed è alla sua terza volta a Berlino dove era
stata nel 1989. La Postorino, vincitrice de il Premio Campiello
nel 2018 con Le assaggiatrici, che ha dato voce in Mi limitavo
ad amare te (Feltrinelli) al prezzo enorme pagato dai bambini
di Sarajevo portati in Italia per salvarsi dalla guerra nel
1992, è stata più volte a Berlino, è tradotta in 33 lingue
lingue, ma caso incredibile non in Germania. Perché Le
assaggiatrici sia così difficile da tradurre in Germania me lo
sono domandata molte volte. Forse per loro è una cosa troppo
aggrovigliata questa figura ambivalente di donna che lavora per
Hitler" dice la Postorino che è editor della narrativa italiana
per Einaudi Stile Libero.
Calandrone che segue come "una detective" la storia di sua
madre biologica Lucia in Dove non mi hai portata (Einaudi) è
invece alla sua prima volta a Berlino e Canobbio, già tradotto
in Germania, racconta "la vita felice e poi infelice dei
propri genitori, dall'incontro nel '43" in 'La traversata
notturna' (La Nave di Teseo).
Un aspetto interessante che è venuto fuori di recente, in
una sorta di nuova circolarità di attrazione tra Italia e
Germania è che c'è "una forte componente di immaginario e di
racconto di Berlino nei romanzi di autori italiani, legati allo
Strega, usciti negli ultimi anni. La si trova in Desiati, in
Vincenzo Latronico e in Veronica Raimo " come sottolinea la
direttrice Foi.
A parte il caso Ferrante, tra le giovani scrittrici che
hanno avuto un immediato riconoscimento in Germania ci sono
Claudia Durastanti e Giulia Caminito e un posto speciale ha il
graphic novel italiano: Igort, Zerocalcare, Manuel Fior che
nell'ultimo libro racconta la storia di una ragazza italiana
che viene a Berlino" dice Foi.
Il 6 luglio la finale a Museo di Villa Giulia a Roma.
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