(di Mauretta Capuano)
Racconta l'amore e il coraggio di
Rossella Casini, un amore che non muore, che supera tutto,
Roberto Saviano nel suo nuovo romanzo, un libro diverso da tutti
gli altri che ridà voce alla "storia impossibile" e vera di una
giovane studentessa vittima di 'ndrangheta. 'L'amore mio non
muore'' che arriva oggi, 6 maggio, in libreria per Einaudi Stile
Libero, è dedicato "a Rossella, ogni pagina ricompone
l'amore/ogni pagina ripercorre l'orrore,/questa è la mia
vendetta/per te". In copertina una foto della studentessa,
"l'unica sua immagine esistente".
"Furono le giornaliste Edi Ferrari e Anna D'Amico a trovare
negli archivi dell'università di Firenze la documentazione
necessaria all'emissione del libretto universitario di Rossella
Casini, risalente all'anno accademico 1978-79, che custodiva il
suo ritratto" ricorda Saviano. "A loro dobbiamo la restituzione
della memoria 'visiva' di Rossella, unita all'inesauribile
impegno di don Andrea Bigalli (referente toscano
dell'associazione Libera) e della giornalista Francesca Chirico
nel sottrarre all'oblio questa giovane donna coraggiosa che ha
provato a ribellarsi alla miseria della ferocia", sottolinea lo
scrittore che farà la prima presentazione del libro il 7 maggio
alla Mondadori Bookstore Galleria Alberto Sordi di Roma, con la
partecipazione di Megi Bulla. Il 12 maggio a Milano prenderà via
anche il tour teatrale al Teatro Arcimboldi, poi il 17 maggio
Saviano è atteso al Salone del Libro di Torino.
Nata il 29 maggio 1956, Rossella vive a Firenze. I suoi
genitori Loredano e Clara sono affettuosi. Poco più che ventenne
conosce uno studente calabrese fuori sede, Francesco, e tra i
due scoppia subito un potente sentimento. Siamo nell'Italia di
fine anni Settanta tra proteste giovanili, manifestazioni,
droga, ma c'è la spensieratezza dell'amore. Però dura poco.
Rossella scopre che la famiglia di Francesco è legata a una
potente 'ndrina della Piana di Gioia Tauro e durante una vacanza
a Palmi, dove ha portato anche i genitori, assiste allo scoppio
di una faida, ma non scappa, non se ne va senza Francesco. Crede
che il loro amore possa fermare la mattanza, ma il 22 febbraio
1981 Rossella sparisce misteriosamente dopo aver annunciato il
proprio rientro a casa e il suo corpo non verrà mai più
ritrovato.
Dopo la morte dei genitori, chiusi in un dolore totale, di
lei sembrava perduta ogni traccia, non rimanere più nulla,
spiega Saviano. In questo romanzo "racconto la storia d'amore
più drammatica e potente in cui mi sia imbattuto" dice. "È una
storia che raccoglie tutti i colori dell'umano sentire:
l'ingenuità e lo slancio, la devozione e l'ossessione,
l'amicizia, il desiderio, il coraggio, la delusione, il
tradimento, lo schifo, la tragedia. Eppure, per Rossella, la
certezza che proprio nell'amare risieda l'unica possibilità di
verità e di senso non viene mai meno. L'amore non muore" afferma
lo scrittore che riporta in vita una storia che "non può
definirsi sotto ogni aspetto conclusa. Giustizia non è ancora
stata fatta".
Scrupoloso il lavoro di ricerca per la ricostruzione dei
fatti che sono realmente accaduti. Interviste, intercettazioni,
inchieste, verbali sono alla base dei dialoghi. Reali sono "i
nomi dei protagonisti principali" spiega Saviano nella nota
d'apertura. "In alcuni casi, certi personaggi sono stati
ricostruiti a partire da pochi indizi: per loro sono stati usati
nomi di fantasia". Il romanzo ha più epiloghi: "se non è andata
in un modo e non è andata nemmeno in un altro, sarà andata in un
terzo modo, che rende necessario un terzo e ultimo epilogo" dice
lo scrittore, ma la verità resta incompleta. Rossella, come il
treno sul quale sarebbe salita per riabbracciare i genitori a
Firenze, entra in "una tenebra infinita", ma il suo amore non
muore.
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