MARIA GRAZIA GIAMMARINARO, DONNE DI
UN ALTRO MONDO (Edizioni All Around, pp. 336, 18 euro).
È una storia di libertà e di negazione, di amori vissuti e
negati, di coraggio e di paura, di liberazione e di marginalità
quella raccontata nel romanzo "Donne di un altro mondo", esordio
letterario della giurista Maria Grazia Giammarinaro, in uscita
con Edizioni All Around il 14 marzo.
Al centro del libro le vicende di Rosina, della figlia Sara e
della nipote Mariuccia, tre donne che a partire dai primi anni
del Novecento lottano per la sopravvivenza della famiglia e per
restare fedeli alle loro convinzioni. Sullo sfondo un affresco
affascinante della Sicilia e dell'Italia, tra le lotte
contadine, le stragi di mafia, la prima guerra mondiale,
l'avvento e l'affermazione del fascismo, la seconda guerra
mondiale.
Ripercorrendo la vita, tra difficoltà, rinunce e conquiste,
delle tre protagoniste, l'autrice propone un romanzo storico ma
attualissimo, in cui emergono temi ancora oggi centrali quali
l'emancipazione femminile, il diritto all'autodeterminazione, il
coraggio di vivere liberamente, anche andando contro le
convenzioni sociali. Le tre donne del libro raccontano di
coraggio e dignità, a dimostrazione che non esiste un modo unico
e univoco di vivere al femminile: attraverso di loro
Giammarinaro rende omaggio alle donne del passato, ai loro
sacrifici, alle sofferenze e ai soprusi subiti, affinché non
vengano dimenticati.
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