Vuole andare oltre i confini geografici e di genere lo Stauffer Summer Music Festival, nuova rassegna completamente gratuita che si svolgerà dall'8 al 16 luglio a Cremona, patria della liuteria, nei giardini dello Stauffer Center for Strings, palazzo Cinquecentesco da poco restaurato.
Non a caso, nei giorni della prima edizione del festival, il
Fai ha organizzato delle visite guidate all'edificio.
I sei
concerti previsti spaziano per genere e per area geografica
unendo musicisti affermati di strumenti a corde a giovani
promesse come gli ex allievi dell'Accademia Stauffer Giuseppe
Gibboni, che ha vinto il premio Paganini nel 2021) e la
violoncellista Miriam Prandi che si esibiranno insieme il 12
luglio in un concerto dedicato proprio ai virtuosi
dell'accademia.
L'apertura della rassegna sarà l'8 con Fuori dalle Corde,
esibizione dei solisti dell'Ensemble intercontemporain, il 13
sarà la volta di East meets West, primo dei tre concerti
realizzati in collaborazione con il Morgenland Festival di
Osnabrueck, una delle più importanti rassegne di musica
orientale, che nei giorni del festival è protagonista di un
Campus. Il 14 sarà la volta di Kayhan Kalhor & Friends,
esibizione del virtuoso curdo-iraniano del kamānche vincitore di
un grammy nel 2017.
E' invece un giro del mondo a 'corde' quello del concerto del
15 Strings Around the World di cui sono protagonisti il
violinista, compositore e comico Aleksey Igudesman con il
violinista gitano Roby Lakatos e Gábor Ladányi alla chitarra e
il al contrabbasso Vilmos Csikos insieme agli allievi
dell'Accademia Stauffer. Protagonisti del concerto finale del 16
Musica oltre i confini che riunisce tutti gli artisti del
Morgenland Campus e i loro allievi.
Partner della rassegna oltre al Morgenland Festival è anche
la Leica Akademie che organizza una masterclass dei fotografi
Guido Harari, e Claudia Ioan.
"Proponiamo un'idea diversa di festival musicale" ha spiegato
il direttore generale dell'Accademia Stauffer Paolo Petrocelli
che ha ideato la rassegna con "un programma musicale capace di
andare al di là di tutti i confini culturali e linguistici," e
"un pubblico il più possibile eterogeneo e trasversale".
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