"C'è molta musica omologata e a noi è sempre piaciuto sorprendere e ci ha sempre interessato la ricerca". Caterina Caselli con il figlio Filippo, ceo di Sugarmusic Spa ha annunciato oggi il rilancio della Edizioni Suvini Zerboni, nata a Milano nel 1907 come emanazione dell'omonima società teatrale che aveva portato in Italia diverse operette, tra cui 'La vedova allegra' di Franz Léhar. Nei decenni successivi, grazie all'impulso del nuovo proprietario Ladislao Sugar, fondatore dell'etichetta discografica Sugar Music, il catalogo della casa editrice si ampliò accogliendo, oltre ai classici dell'operetta, "il meglio della musica colta contemporanea italiana". Proprio lo spirito del fondatore, Caselli e il figlio, vogliono adesso continuare a seguire. "Il mondo sta cambiando e pensiamo che ci siano molti giovani interessati alla scoperta e all'innovazione in ambito musicale - ha detto Caselli - . Desideriamo essere un tramite fra i compositori di oggi e le nuove generazioni, utilizzando anche i nuovi media e le connessioni con le arti visive, sempre con uno sguardo rivolto al futuro". "C'è molta curiosità da parte di giovani ma hanno difficoltà a incontrare musica più sperimentale", ha aggiunto Filippo che nel progetto ha coinvolto anche la figlia Greta, quarta generazione quindi dei Sugar impegnati nella musica.
A rappresentare il rinnovamento è anche Anna Leonardi, classe 1990, recentemente nominata Head of Publishing. Obiettivo primario del nuovo management "è rafforzare il rapporto con il compositore e creare un collegamento più immediato con il pubblico, anche attraverso una comunicazione più aperta e contemporanea, che parla alle nuove generazioni e favorire la conoscenza diretta dei compositori e del loro lavoro". Non mancherà l'ampliamento del catalogo, mentre un'altra delle idee in cantiere è rendere lo spartito una vera e propria opera d'arte, collaborando anche con artisti contemporanei internazionali. Ma creare nuovi legami con realtà di prestigio internazionale è uno degli intenti più importanti. A questo proposito, il 25 luglio 2024 verrà proposto al Festival di Salisburgo Il prigioniero di Luigi Dallapiccola . Dal 1950 la casa editrice rappresenta diversi compositori come lui ma anche Ennio Morricone, Niccolò Castiglioni, Aldo Clementi, Franco Donatoni, Goffredo Petrassi,Bruno Maderna e Henri Pousseur, se ancora Ivan Fedele, Alessandro Solbiati, Stefano Gervasoni e Giovanni Verrando, fino a Malika Kishino, Aureliano Cattaneo, Federico Gardella, Riccardo Panfili, Filippo Perocco.
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