Salotto Toscanini, la rassegna
cameristica della Fondazione Toscanini di Parma, riprende il 17
gennaio alle 20.30 alla sala Gavazzeni del centro di produzione
musicale con un concerto che avrà per protagonisti la violinista
Mihaela Costea, il violoncellista Pietro Nappi e la pianista
Liubov Gromoglasova. In programma tre opere molto diversificate
nello stile e nel carattere: la prima esecuzione italiana di
Black Ink on Rice Paper di Daniela Terranova, compositrice in
residenza alla Toscanini, il Trio N. 1 Op. 59 di Giuseppe
Martucci e il Trio N.2 Op.67 di Dmitri Shostakovich.
Etereo, astratto, il brano della quarantasettenne
compositrice di Udine, scritto nel 2017, si presenta come una
sorta di labirinto sonoro dove - spiega l'autrice - "silenzio e
saturazione sembrano fondersi all'infinito, evocando un mondo
lontano, assente, quasi morto, in cui tutto sembra trasformarsi
in una visione notturna". Il Trio di Martucci del 1882 riporta
un preciso riferimento estetico e stilistico della musica da
camera tedesca, in particolare ad autori come Mendelssohn,
Schumann e Brahms. Di tutt'altra natura il Trio di Shostakovich
scritto nel 1944 in memoria di Ivan Ivanovich Sollertinsky, il
suo più grande amico morto mentre era in in Siberia. È un'opera
intrisa di profondo dolore e pensieri sulla vita, riflette la
tragedia della guerra.
Accanto a Mihaela Costea e Pietro Nappi, rispettivamente
primo violino e primo violoncello de La Toscanini, protagonista
della serata è la pianista lettone Liubov Gromoglasova.
Laureatasi con lode presso il Conservatorio Ciajkovskij di Mosca
ha vinto molti concorsi, tra cui il concorso internazionale
Shostakovich dedicato alle formazioni cameristiche e al duo
pianistico.
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