La vicenda artistica di una musicista
che riuscì a sconfiggere i pregiudizi di un ambiente
tradizionalmente maschile nella Francia dell'800 e a rivendicare
il proprio spazio di docente di Conservatorio ottenendo lo
stesso compenso dei colleghi. E' la storia di Louise Farrenc
(1824-1875) , figura di valore eccezionale di cui quest' anno si
ricordano i 150 anni dalla morte, che la violoncellista Silvia
Chiesa porta in scena a Roma il 6 febbraio all' Oratorio del
Gonfalone. ''Una donna allo specchio'', con i testi di Antonella
Campani, propone la riscoperta della compositrice attraverso una
selezione di brani eseguiti dalla musicista milanese con Mihaela
Costea (violino), Linda di Carlo (pianoforte) e la voce narrante
dell' attrice Anna Bonaiuto. Un quartetto tutto al femminile per
riportare alla vita una protagonista significativa della musica
dell'Ottocento francese, compositrice, pianista, didatta ed
editrice che segnò la storia dell'emancipazione femminile in
musica.Come nasce un talento artistico? Quali forze interiori e
circostanze ambientali permettono alla passione per l'arte di
trasformarsi in una professione? E' vero che a parità di
talento e opportunità le donne possono raggiungere gli stessi
obiettivi degli uomini? Sono queste le domande alle quali lo
spettacolo vuole rispondere. Nel vasto repertorio cameristico di
Louise Farrenc la scelta è caduta su Air russe varié per
pianoforte, Variazioni concertanti per violino e pianoforte,
Andante dalla sonata op.46 per violoncello e pianoforte, e Trio
op. 34 per pianoforte, violino e violoncello. Lo spettacolo sarà
in scena anche a Parma il 16 marzo alla Sala Gavazzeni del
Centro Produzione Musicale "A. Toscanini" dove Silvia Chiesa
sarà anche voce recitante.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA