L'inizio dell'Ottocento è un
periodo affascinante: il mondo sta cambiando rapidamente e anche
la musica riflette questa trasformazione. Lo stile classico
viennese si deforma sotto le spinte del romanticismo, in un
chiaroscuro dove il linguaggio di Haydn, Mozart e Beethoven si
mescola con quello di nuovi compositori e con le innovazioni di
musicisti-artigiani, alla ricerca di strumenti per
rappresentare, con la musica, gli abissi più profondi della
natura e dell'animo umano.
Per raccontare questo passaggio gli strumentisti di Spira
Mirabilis, l'Orchestra diventata celebre per suonare "senza
direttore", ma in realtà un vero e proprio "laboratorio
musicale", si ritrovano dal 19 maggio nella sede italiana di
Formigine, nel modenese, per provare le musiche di tre figure
emblematiche di quel periodo: Carl Maria von Weber e Louis
Spohr, grandi operisti, ma noti soprattutto per i loro
virtuosistici concerti solistici, e Gioachino Rossini tra i più
prolifici e influenti operisti dell'epoca, spesso criticato ma
inevitabilmente imitato dai suoi contemporanei.
Con il clarinettista Lorenzo Coppola, membro dell'orchestra,
e l'uso di strumenti originali, Spira Mirabilis si muoverà tra
le sfumature del primo Romanticismo per scoprire cosa unisse
questi tre compositori e come la loro musica fu uno specchio del
loro tempo. Due gli appuntamenti aperti al pubblico in
programma: il 21 maggio alle 21 all'Auditorium Spira Mirabilis
di Formigine per l'esecuzione della Sinfonia N. 1 in do
maggiore, Op.19 di Weber, e il 24 alle 20:30 al Teatro del
Popolo di Concordia sulla Secchia dove, invece, verranno
proposti il Concerto per clarinetto N. 2, Op.57 di Spohr e
l'Ouverture e arie per soprano e orchestra di Rossini.
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