Maria Agresta, una delle dive
italiane della lirica, ha spezzato una lancia in favore degli
allestimenti operistici tradizionali parlando da un piazza,
quella berlinese, che tende spesso all'innovazione talvolta a
tutti i costi.
"L'allestimento classico è vincente", ha sostenuto Agresta
rispondendo a domande dell'ANSA a margine di una Tosca di
Giacomo Puccini alla Staatsoper di Unter del Linden, dove
impersona la protagonista.
"Ed è anche proficuo perché,
raccontata nella sua originale concezione, aiuta lo spettatore,
soprattutto quello meno esperto, a contestualizzare e a
riconoscere l'opera stessa, a entrare meglio nella narrazione e
nell'atmosfera reale", ha detto ancora il soprano sostenendo che
gli allestimenti che alcuni chiamano 'filologici' sono in grado
di attrarre anche "nuovi spettatori".
Nell'anno pucciniano (a novembre ricorre il centenario della
morte del grande compositore), la Tosca in cui si esibisce
Agresta a Berlino è infatti "abbastanza tradizionale" e la sola
evidente licenza è quella di essere ambientata "ai primi del
Novecento" (invece che all'inizio del secolo prima), ha notato
la cantante.
Si tratta di un allestimento "elegante, bello", che
"esalta le caratteristiche dei personaggi cogliendone tutte le
sfumature", ha sottolineato Agresta.
Dopo la Butterfly a Palermo del mese scorso, i prossimi
appuntamenti della cantante prevedono interpretazioni in un
Mefistofele a Venezia ad aprile ed esibizioni in due concerti
previsti a Napoli il 26 marzo e il 20 aprile: il primo sarà con
arie e duetti d'opera, il secondo con canzoni napoletane
rivisitate attraverso nuovi arrangiamenti che nascono per la
Grande orchestra del San Carlo. A portata d'auto dal nord-Italia
è una sua apparizione Zurigo in nuovo allestimento dei Vespri
Siciliani in cartellone tra giugno e luglio.
Quello di Agresta a Berlino è un ritorno: fra il 2012 e il
2014 aveva già cantato Mimí ne La Boheme, Violetta ne La
Traviata e - sotto la direzione di Daniel Barenboim - una Messa
da Requiem di Verdi e Amelia in Simon Boccanegra.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA