In occasione dell'imminente
centenario della morte, avvenuta a Berlino il 27 luglio 1924, il
Teatro Comunale di Bologna rende omaggio al compositore
Ferruccio Busoni proponendo, il 6 giugno alle 20.30
all'Auditorium Manzoni, una rarità come il Concerto in do
maggiore per pianoforte, coro maschile e orchestra Op. 39, un
brano che per imponenza, lunghezza e complessità, è considerato
una sorta di "kolossal sinfonico-pianistico".
Con l'Orchestra e il Coro della Fondazione bolognese diretti
da Martijn Dendievel (fresco del trionfo nel mozartiano Don
Giovanni al Comunale Nouveau), ci sarà il trentottenne pianista
beneventano Vincenzo Maltempo, vincitore del Premio Venezia nel
2006 e personalità apprezzata soprattutto nel panorama della
musica contemporanea. Maestro del Coro del TCBO è, come di
consueto, Gea Garatti Ansini. II compositore di Empoli,
direttore del Liceo Musicale di Bologna prima dello scoppio
della Grande Guerra, iniziò a lavorare a questo Concerto
nell'estate del 1902 procedendo con grande rapidità, tanto che
già alla fine di luglio era pronto un abbozzo dell'opera in
cinque tempi, come risulta da una lettera alla moglie Gerda del
luglio 1902 da Berlino, in cui Busoni riassunse la sua
concezione del lavoro, paragonandola ad una figura
"architettonico-paesaggistico-simbolica". Il Concerto poteva
dirsi realizzato alla fine dell'agosto 1903, anche se Busoni
continuò a curarne la strumentazione fino alla primavera del
1904, anno in cui l'opera fu eseguita per la prima volta a
Berlino, il 17 novembre, con Busoni stesso al pianoforte. La
prima italiana avvenne, invece, proprio a Bologna il 29 aprile
del 1906, sempre con il compositore alla tastiera. La serata
sarà completata dall'esecuzione della suite orchestrale Pohádka
("Una fiaba") Op. 16, una delle composizioni più conosciute del
compositore ceco Josef Suk. Completato nel 1900, il brano deriva
dalle musiche di scena scritte per "Radúz e Mahulena" del
drammaturgo Julius Zeyer, adattamento teatrale di una fiaba
tradizionale slovacca, rappresentato al Teatro Nazionale di
Praga il 6 giugno 1898, e molto apprezzato da Antonín Dvořák.
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