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Casertano, Borsellino coraggioso e umano

Casertano, Borsellino coraggioso e umano

Magistrato in film tv di Rai1 'Rocco Chinnici' con Castellitto

ROMA, 15 gennaio 2018, 11:38

di Francesca Pierleoni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un uomo di un'integrità assoluta, che aveva come tutti delle paure, ma che con uno straordinario coraggio ha saputo abbracciare il suo destino''. Così Bernardo Casertano descrive all'ANSA Paolo Borsellino, di cui è il volto nel film tv 'Rocco Chinnici, è così lieve il tuo bacio sulla fronte' di Michele Soavi con Sergio Castellitto, in onda su Rai1 il 23 gennaio in prima serata. La fiction tratta dal libro di Caterina Chinnici (che nel film tv è interpretata da Cristiana Dell'Anna), figlia del giudice ucciso dalla Mafia nel 1983 con un'autobomba, racconta da una prospettiva più personale il coraggio e le scelte del magistrato, ideatore del pool antimafia. ''Borsellino è assolutamente convinto della battaglia con Rocco, che per lui e Falcone (Paolo Giangrasso) è come un padre putativo. Sono gli anni in cui in cui insieme prendono consapevolezza dei rischi che dovranno affrontare'' spiega Casertano, che qui è al suo ruolo più importante sul piccolo schermo, in una carriera segnata finora soprattutto dal teatro di ricerca e dagli incontri artistici con personalità come Eugenio Barba, Giancarlo Sepe, Pierpaolo Sepe ed Ersilia Lombardo della compagnia Sud Costa Occidentale di Emma Dante. ''Interpretare Borsellino è stata un'impresa difficile non solo a livello attoriale ma anche personale, mi sembrava quasi un sacrilegio. Mi sono fatto aiutare da Salvatore Borsellino, una persona eccezionale che mi ha parlato un po' del fratello, raccontandomi com'era e permettendomi di entrare nella sfera che mi interessava di più, quella umana''. Fondamentale per Casertano è stato anche l'aiuto ''di Michele Soavi, che mi ha lasciato molto libero e di Sergio Castellitto che ha capito subito la mia emozione. Per me sul set dove si è creata una bellissima atmosfera con tutti, sono stati come due padri''. E' stata immediata anche la sintonia con Paolo Giangrasso ''che come me finora ha fatto soprattutto teatro e che fa risaltare profondamente l'umanità di Falcone''. Borsellino, tra grande e piccolo schermo è già stato interpretato fra gli altri, da Giancarlo Giannini, Giorgio Tirabassi, Emilio Solfrizzi, Luca Zingaretti, Giuseppe Fiorello, come si vive il debutto nei panni di un ruolo così? ''Con ansia - spiega sorridendo -. Ogni attore ha dato la sua impronta. E anch'io non ho provato a imitarlo, non avrebbe avuto senso anche perché aveva un carisma unico. Posso solo provare a ricordarlo'' Comunque le sfide ''sono l'elemento che mi motiva di più in questo mestiere, che ho scelto a 28 anni, quando da laureato in economia, ho abbandonato il posto in una multinazionale per dedicarmi al mio grande amore per la recitazione''. C'è un aspetto che si conosce poco del magistrato? ''Forse il fatto che fosse anche una persona molto simpatica e positiva, capace sempre di tirar su il morale agli altri. C'è un aneddoto molto bello che mi hanno raccontato, su lui e Falcone che un giorno erano andati al matrimonio di uno degli uomini della scorta, ed erano stati l'anima della festa''. Casertano è anche nel cast di Sulla mia pelle, il film di Alessio Cremonini su Stefano Cucchi (''interpreto l'infermiere che ha avuto un rapporto meno superficiale con lui'') e della fiction Carlo e Malik, con Claudio Amendola ''dove sarò un imprenditore sconsiderato''

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