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Trincia, documenti originali in docuserie su Elisa Claps

Trincia, documenti originali in docuserie su Elisa Claps

Il panel su 'Dove nessuno guarda' a Sky 20 anni

ROMA, 03 ottobre 2023, 11:59

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dopo il podcast sul caso di Elisa Claps, intitolato Dove nessuno guarda, Pablo Trincia riprende la vicenda in forma di docuserie in quattro puntate, dallo stesso titolo, in arrivo a metà novembre su Skytg24. "Raccontiamo la storia ma da una prospettiva diversa. La docuserie ti permette di vedere i documenti originali. Ci sono dei video del ritrovamento del corpo, dei video personali. Si vedono i protagonisti, i luoghi, la chiesa, Potenza, i luoghi in Inghilterra. Dopo aver assorbito la storia in audio ci si potrà entrare visivamente". Lo dice il giornalista nel panel 'Dove nessuno guarda' nel corso della seconda giornata di Sky 20 anni, evento organizzato dalla piattaforma digitale satellitare, in occasione del proprio ventennale, dal 2 al 4 ottobre dedicato all'attualità, al cinema, alle serie tv, all'intrattenimento, allo sport e all'impegno sociale con ospiti nazionali e internazionali, al Museo nazionale romano nelle Terme di Diocleziano di Roma.
    "Danilo Restivo è in carcere in Inghilterra per la morte di Heather Barnett ed è stato condannato in Italia per la morte di Elisa Claps ma c'è anche chi sospetta possa essere coinvolto nella morte di un'altra ragazza uccisa per strada nel 2002, ne parleremo" spiega. La docuserie arriva dopo il grande successo del podcast: " E' l'ultimo mezzo di narrazione arrivato sul mercato ma anche il più antico perché è la narrazione orale, alla quale non siamo più abituati, da quando il video è arrivato nelle nostre case". Tantissime persone ascoltano i podcast "perché è un modo per far viaggiare l'immaginazione e che ti permette di raccontare nei dettagli una storia". In podcast come quello su Elisa Claps (sul suo caso è anche in arrivo su Rai 1 la serie 'Per Elisa' diretta da Marco Pontecorvo, ndr) "non facciamo un lavoro meccanico e tecnico, perché abbiamo fare la vita delle persone, anche con argomenti traumatici e difficili".
    Spesso "le persone sono spaventate, non sempre vogliono parlare davanti al microfono si devono fidare di te. E' un lavoro molto lungo, ma è l'aspetto più bello portare a casa la storia di qualcuno che si fida di te"
   

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