Settimana da incorniciare quella che è già cominciata lunedì con quattro "eventi" di spessore: il documentario I AM MARTIN PARR, diretto da Lee Shulman; la versione restaurata di un capolavoro come IN THE MOOD FOR LOVE di Wong Kar-wai; la riedizione dell'anime PAPRIKA di Satoshi Kon diretto nel 2006; infine MONTE CORNO - PAREVA CHE IO FUSSI IN ARIA, il documentario diretto da Luca Cococcetta che racconta l'impresa storica di Francesco De Marchi, primo scalatore del Gran Sasso nel 1573, partendo dal diario dell'esploratore, qui interpretato dall'attore Stefano Ardito.
Dal 20 febbraio scendono poi in pista titoli molto attesi e piccoli gioielli di nicchia: - FOLLEMENTE di Paolo Genovese con Claudio Santamaria, Vittoria Puccini, Pilar Fogliati, Marco Giallini, Edoardo Leo, Claudia Pandolfi, Emanuela Fanelli, Rocco Papaleo, Maria Chiara Giannetta, Maurizio Lastrico. L'autore di "Perfetti sconosciuti" ritorna e rilancia con una commedia acre ricca di interpreti popolari e cucita su misura per i pubblici più diversi. Lo spunto è il primo appuntamento amoroso che ben si adatta alla struttura della commedia romantica a più voci. Invece, come in una sorta di "Inside Out" per adulti, ogni personaggio dà voce ai suoi pensieri interiori, a emozioni, rabbie, sogni e contraddizioni che abitano, spesso in contemporanea, la mente e il cuore. Da vedere.
- PADDINGTON IN PERU' di Dougal Wilson con Olivia Colman, Antonio Banderas, Emily Mortimer, Jim Broadbent, Imelda Staunton, Hugh Bonneville, Julie Walters, Amit Shah, Madeleine Harris. Arrivato al terzo capitolo il giocoso viaggio nel mondo del celebre orsetto con montgomery e cappellino d'ordinanza non mostra segni di stanchezza e anzi aggiorna brillantemente il personaggio creato per i più piccini alla fine degli anni '50 dal romanziere inglese Michael Bond. La nuova avventura in live action porta Paddington in visita alla zia Lucy nella casa di riposo per orsi. Ma per lui e la famiglia Brown l'inatteso è dietro l'angolo e li fa approdare nella foresta amazzonica e poi sulla cordigliera andina. Uno spasso.
- ANORA di Sean Baker con Mikey Madison, Yuriy Borisov, Ivy Wolk, Lindsey Normington, Karren Karagulian, Ross Brodar, Mark Eydelshteyn, Emily Weider, Alena Gurevich, Paul Weissman, Luna Sofía Miranda. Sull'onda delle meritatissime nomination all'oscar torna sugli schermi il terzo film di Sean Baker, già vincitore dell'ultima Palma d'oro a Cannes. All'inizio sembra una coloratissima commedia romantica con la sex worker Anora che aggancia il giovane rampollo di una famiglia di oligarchi russi in gita a New York. Come in una riedizione sfrontata di "Pretty Woman" il ragazzotto la assolda per una settimana di sesso, musica e viaggio attraverso l'America per poi sposarla a Las Vegas. Ma la notizia arriva in Russia dove i genitori (come nel modello "Uno, due, tre!" di Billy Wilder) decidono che il matrimonio va annullato. Partono per l'America e intanto inviano tre scagnozzi a tenere sotto controllo la neo-sposa mentre rintracciano il rampollo ribelle. In questo intermezzo si fa largo una nota diversa quando uno degli scagnozzi (Yuriy Borisov) decide che l'unica persona perbene in tutta questa storia è proprio la "scandalosa" Anora. Un inatteso gioiello che non si può perdere.
- IL SEME DEL FICO SACRO di Mohammad Rasoulof con Soheila Golestani, Missagh Zareh, Setareh Maleki, Mahsa Rostami, Niousha Akhshi, Reza Akhlaghirad, Shiva Ordooie. Arrivato fortunosamente all'ultimo festival di Cannes dove il regista era giunto da clandestino dopo la condanna in Iran, il nuovo film dell'autore di "Il male non esiste" mischia un intreccio di fantasia girato clandestinamente a Teheran a filmati documentari delle proteste delle donne iraniane del 2022. Al centro della storia il mite Iman, nominato giudice istruttore dei Pasdaran della rivoluzione e sconcertato dall'inatteso impegno libertario delle sue tre figlie. In un crescendo paranoico dopo che scompare la sua pistola d'ordinanza, l'uomo sospetta delle donne di casa e a nulla valgono gli sforzi della moglie per tenere unita la famiglia. Vestiti i panni del guardiano della Rivoluzione, Iman decide di indagare e giudicare proprio le sue figlie. Premio speciale della giuria a Cannes 2024.
- L'EREDE di Xavier Legrand con Marc-André Grondin, Yves Jacques, Laetitia Isambert-Denis, Anne-Élisabeth Bossé, Blandine Bury, Vincent Leclerc, Louis Champagne, Mirelle Naggar, Marie-France Lambert, Jean-Luc Jacquot. Comincia come un classico romanzo psicologico sul ritorno a casa del giovane e brillante stilista canadese Ellias Barnès che rientra da Parigi a Montreal per i funerali del padre da lui ignorato per molti anni. Ma il film ha presto una svolta quasi thriller quando l'uomo scopre di avere una malattia cardiaca probabilmente ereditaria. E alla fine diventa un inquietante viaggio nel passato della sua famiglia dove si cela un segreto insospettabile. Sorprendente.
- CHERRY JUICE di e con Mersiha Husagic e con Niklas Löffler, Malte Arnold, Aline de Oliveira. Ed ecco infine una sorpresa che sarebbe bello incontrasse il pubblico anche per il coraggio della distribuzione indipendente Lo Scrittoio. Viene dalla Bosnia questa storia romantica e realistica con al centro la sceneggiatrice Selma che dopo anni da rifugiata ad Amburgo torna a Sarajevo sconfitta perché il film che ha preparato viene improvvisamente annullato. Ignaro di ciò arriva però l'attore tedesco Niklas che ha adorato il ruolo e adesso non vuole rinunciare. Il confronto tra le due personalità sfocerà in una sorprendente notte di Capodanno passata insieme sognando un futuro diverso per entrambi. Un film che fa bene al cuore.
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