Un'altra giornata di disagi si annuncia domani per chi viaggia in treno: resta infatti confermato lo sciopero nazionale proclamato dalle organizzazioni sindacali Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie dalle ore 9 alle ore 17 di domani, mercoledì 19 marzo 2025.
Lo sciopero di 8 ore dei ferrovieri annunciato da Fast-Confsal, Orsa Ferrovie e Ugl Ferrovieri ci sarà, a differenza di quello di Usb (che invece era di 24 ore) e che è stato revocato.
La protesta si è articolata in un primo sit-in oggi davanti al Mit, per proseguire domani con lo sciopero nazionale di 8 ore con una manifestazione a Roma in Piazza di Porta Pia.
"I provvedimenti adottati dalla Commissione di Garanzia penalizzano l'utenza, alimentando una moltiplicazione degli scioperi nei giorni lavorativi a danno dei pendolari e al contempo compromettono gravemente l'efficacia dello sciopero - ha spiegato giorni fa all'ANSA Daniele Povegliano di Orsa Ferrovie -. Il tutto avviene mentre si discute il rinnovo del contratto dei ferrovieri, scaduto da un anno e mezzo e ancora lontano da una soluzione tra le parti. Il diritto di sciopero è il più restrittivo d'Europa, i modelli francesi e tedeschi sono un riferimento solo quando a rimetterci sono i lavoratori.
Ribadiamo la nostra disponibilità a rivedere le norme che regolano l'esercizio del diritto di sciopero in tutto il comparto ferroviario, non solo nel gruppo Fsi come fa comodo al ministro e a qualche azienda".
I sindacati del trasporto pubblico locale sono stati intanto convocati per un incontro al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti giovedì prossimo, il 20 marzo alle 11. Il tema: il rinnovo del contratto collettivo del Tpl in seguito al reperimento delle risorse economiche necessarie con il decreto accise. Lo fanno sapere fonti sindacali. All'incontro sarà presente il viceministro Edoardo Rixi.
Il 21 marzo sarà l'ennesimo venerdì nero per il trasporto pubblico italiano, con uno sciopero nazionale di 24 ore del tpl annunciato negli scorsi giorni da Cub Trasporti, Sgb, Cobas Lavoro privato e Adl Cobas. In ogni città gli autisti incroceranno le braccia nel rispetto di diverse fasce di garanzia.
La mobilitazione è stata indetta per chiedere: un aumento salariale di 300 euro; la riduzione dell'orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali, a parità di salario e riduzione del periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti; l'adeguamento delle tutele sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, nonché per gli utenti del servizio di Tpl; il blocco delle privatizzazioni e delle relative gare di appalto per il Tpl. Nella stessa giornata sono previsti altri scioperi a livello territoriale. Ovvero: quello del personale di Csc Mobilità Latina indetto da Osp Filt-Cgil, Uilt-Uil e Ugl-Fna (24 ore), del personale Amt di Genova indetto da Rsa Ugl Autoferro (4 ore), dei dipendenti di Gest Firenze indetto da Osp Cobas Lavoro Privato (24 ore), del personale di Schiaffini Travel nelle province di Roma e Latina indetto da Osp Slm-Fast-Confsal (24 ore) e di quello di Busitalia - Sita Nord in Umbria voluto da Osr Usb Lavoro Privato (24 ore).
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