"In Bosnia, come quasi in tutta la
ex Yugoslavia, la situazione è tremenda perché quasi ovunque
sono al potere partiti che hanno fatto la guerra e nelle cui
campagne elettorali si parla solo dell'odio e della paura dell'
altro". Lo ha detto Radmila (Rada) Zarkovic. presidente della
cooperativa bosniaca Insieme "Frutti di pace", creata nel 2003
da un gruppo di "pacifiste in pratica", e premiata con il Nonino
Risit d'aur, Barbatella d'oro, che sarà consegnato domani a
Ronchi di Percoto (Udine).
Con la cooperativa, premiato anche Angelo Floramo, docente,
storico e consulente della Biblioteca Guarneriana di San Daniele
del Friuli, che ha scoperto Insieme Frutti di Pace portando i
suoi allievi in visita in Bosnia.
Insieme Frutti di pace raggruppa 500 famiglie che raccolgono
a mano frutti di bosco, producendo marmellate e succhi,
realizzando la pratica della condivisione e della convivenza
pacifica tra persone di diversa appartenenza etnica e religiosa.
"Quello che preoccupa di più oggi in Bosnia - ha aggiunto Rada -
è che le ferite sono ancora aperte e i nostri giovani studiano
fino all'Università con l'idea di andarsene poi dal nostro
Paese". "Accogliamo questo premio anche come una bella e
importante forma di promozione per la nostra cooperativa".
"L'incontro con Insieme Frutti di pace - ha spiegato Angelo
Floramo - è avvenuto perché porto i mei studenti in Bosnia non
perché vedano l'orrore della guerra, ma perché imparino quanto
può essere gioioso costruire la pace, come fanno questi uomini e
queste donne che hanno messo insieme un'utopia diventata
concreta". "Li porto perché viaggiare implica l'altrove e
dunque incontrare il diverso da te, e riconoscere in lui
frammenti di te. Capacità che era propria dei nostri antenati -
ha concluso - migranti friulani che lasciavano la porta aperta
al resto del mondo perché avevano saputo cosa significava essere
discriminati; una tradizione della nostra terra che nel post
terremoto è stata messa a dura prova dall'avvento del
benessere".
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