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Ups versa al fisco 86 milioni dopo inchiesta a Milano (2)

Ups versa al fisco 86 milioni dopo inchiesta a Milano (2)

La stessa cifra fu sequestrata per caso 'serbatoi manodopera'

MILANO, 27 maggio 2024, 16:03

Redazione ANSA

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Poco più di cinque mesi fa, infatti, il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano aveva sequestrato, nell'indagine dei pm Paolo Storari e Giovanna Cavalleri, 86 milioni e 460 mila euro, ritenuti il corrispettivo di una presunta evasione sull'Iva per cinque anni, tra il 2017 e il 2022.
    Secondo la ricostruzione della Procura, la frode fiscale sarebbe stata commessa attraverso fatture per operazioni inesistenti e la stipula di fittizi contratti di appalto di manodopera soggetti a Iva, in alcuni casi da parte di società "filtro" che a loro volta si sarebbero avvalse di cooperative o consorzi (i cosiddetti "serbatoi" di lavoratori), e in altri casi da parte di questi ultimi in contatto diretto con l'azienda committente. Dall'inchiesta, che vedeva indagati la società e tre manager, era emerso anche che i lavoratori sarebbero stati 'teleguidati' tramite appositi software "impostati al fine di massimizzare la produttività".
    Ups ora, da quanto si è saputo, verserà la somma contestata nell'indagine all'Agenzia delle Entrate nel procedimento amministrativo-tributario. Altre inchieste simili a Milano, con al centro pure i settori del facchinaggio e della vigilanza privata, hanno già riguardato diversi colossi di vari settori, tra cui Dhl, Uber, Lidl, Brt, Geodis, Esselunga, Securitalia e GS del gruppo Carrefour, solo per citarne alcuni.
   

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