"Lavoro e produttività sono un
binomio imprescindibile. Aumentare la produttività significa
innovare, innovarsi e sviluppare nuovi modelli organizzativi.
Senza un aumento della produttività non è possibile pensare ad
un aumento dei salari: che è l'obiettivo a cui il Paese deve
puntare, per riconoscere un salario giusto quale compenso di un
lavoro buono. A tale scopo non è più rinviabile una
razionalizzazione delle centrali di acquisto. E' indispensabile
riconoscere ai servizi ed alle opere tariffe adeguate, perché
acquistare la qualità vuol dire spendere bene e la qualità va
pagata". Così Massimo Stronati, presidente di Confcooperative
Lavoro e servizi, intervenendo a Prato al convegno "Nuovo codice
dei contratti fra lavoro e sviluppo", svolto alla Camera di
commercio di Prato e Pistoia. Al convegno, spiega una nota, è
intervenuto, con un videomessaggio, il sottosegretario al
ministero delle Infrastrutture e dei trasporti Tullio Ferrante.
Per Lorenzo Giuntini, presidente di Confcooperative Lavoro e
servizi Toscana e presidente di Confcooperative Toscana nord,
"crediamo che l'approfondimento sul codice dei contratti
pubblici sia necessario in quanto da esso passa buona parte
della spesa e dell'economia del nostro Paese. Riteniamo
fondamentale la responsabilizzazione delle stazioni appaltanti
affinché si possa elevare anche la qualità degli operatori
economici. La cooperazione occupa una fetta importantissima del
sistema economico e proprio per questo riteniamo giusto
contribuire, per quanto possibile, al funzionamento del sistema
Italia attraverso quello che noi definiamo "il lavoro buono".
Presente all'iniziativa anche la deputata Fi Erica Mazzetti.
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