Tutela del Made in Italy, norme
europee chiare su riciclo e tracciabilità con nuovi strumenti,
avvio di Industria 5.0, ripristino fondi 4.0 e lotta alla
concorrenza sleale: queste le richieste del distretto produttivo
pratese, al centro di un incontro col viceministro per le
Imprese e il Made in Italy Valentino Valentini, che si è tenuto
oggi presso l'azienda Beste di Cantagallo (Prato), e a cui hanno
partecipato rappresentanti di realtà del distretto come
Magniflex, Pointex, Unitech, Toscochimica, Progetto Lana e M&A.
"Prima di tutto occorre un impegno - ha affermato Erica
Mazzetti, deputata forzista che ha organizzato l'incontro - per
far sì che riciclo e impresa vadano insieme, con una normativa
europea lineare che valorizzi un caso simbolo come quello
pratese, tenendo in debito conto gli standard del Made in Italy
e in particolare del distretto pratese in tutte le sue
peculiarità". Matteo e Giovanni Santi, amministratori di Beste,
hanno sottolineato che "il sostegno delle istituzioni è
fondamentale per continuare a perseguire l'eccellenza e la
tracciabilità dei nostri prodotti Made in Italy".
Il viceministro, si legge in una nota, ha visitato anche lo
stabilimento, complimentandosi con la Beste per la struttura
operativa e per le strategie industriali. Per Valentini "al di
là della tradizione che è parte del Made in Italy vi è
l'innovazione continua, la tecnologia e l'Industria 4.0. Ma alla
base del made c'è una creatività che non si improvvisa, che va
insegnata, che costituisce un patrimonio che va esteso".
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