Il ministro Adolfo Urso ha
inaugurato questo pomeriggio a Taranto, nel palazzo di Poste
Italiane, la prima Casa del Made in Italy in Puglia, ottava in
Italia, una sede dell'ispettorato territoriale del Mimit che si
propone di diventare un punto di riferimento per cittadini e
imprese. Erano presenti, tra gli altri, il prefetto di Taranto
Paola Dessì, il sindaco Rinaldo Melucci, il presidente della
Regione Puglia Michele Emiliano e i parlamentari Dario Iaia e
Giovanni Maiorano di Fratelli d'Italia.
"Mi fa piacere - ha detto Urso nel corso di un punto stampa -
essere qui a Taranto innanzitutto per inaugurare la Casa del
Made in Italy, cioè delle imprese e del lavoro italiano che in
questa città assume un'altra valenza non soltanto simbolica
proprio nei giorno in cui, tra l'altro, ci riuniamo in
Prefettura con il sindaco e il presidente della Regione Puglia,
le autorità locali, i parlamentari, i sindacati, i
rappresentanti delle imprese e della filiera dell'indotto
siderurgico" per fare il punto sulla vertenza ex Ilva".
Un'occasione per discutere "anche - ha puntualizzato - su quello
che abbiamo fatto in questi 20 mesi dall'inizio della
legislatura per creare le condizioni per il rilancio siderurgico
e quindi produttivo e industriale di questa città e dell'intera
filiera siderurgica".
La Casa del Made in Italy, ha aggiunto il ministro, "è la
casa delle imprese in cui gli uffici del nostro Ministero
opereranno per informare e assistere le imprese del territorio
su come meglio utilizzare gli strumenti, gli incentivi, i
supporti che il governo e le altre istituzioni dello Stato, e
certamente anche gli enti locali, mettono a disposizione di
chiunque realizzi un'attività produttiva nel nostro territorio".
Il ministro ha precisato che la Casa del Made in Italy sarà
realizzata "in 55 capoluoghi di provincia italiani. Ne abbiamo
già inaugurate sette, da Torino a Catania, e oggi a Taranto la
prima in Puglia. Ne seguiranno altre in un piano che ci porterà
poi a servire tutto il territorio".
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