Al tavolo di oggi al grattacielo
sede della Regione Piemonte a Torino hanno partecipato anche i
rappresentanti della Camera di Commercio di Torino e delle
associazioni di categoria, che hanno illustrato al vicepremier
Tajani, al governatore Alberto Cirio, al presidente della Valle
D'Aosta Renzo Testolin, e all'ambasciatore francese in Italia
Martin Briens le ricadute economiche della perdurante chiusura
della ferrovia del Frejus a causa della frana dell'agosto 2023
in territorio francese e dei lavori di manutenzione del tunnel
del Monte Bianco, con tre mesi di chiusura all'anno per 18 anni.
"Per noi - commenta il presidente della Camera di Commercio
di Torino, Dario Gallina - l'incontro di oggi è di particolare
importanza perché la totalità delle associazioni di categoria
del territorio si sono riunite e si sono espresse presentando un
documento condiviso che ribadisce con forza la strategicità dei
collegamenti internazionali, sui quali si basa inevitabilmente
la competitività e la crescita dell'intero territorio".
"Occorre - aggiunge il vicepresidente, e presidente di Fai
Torino Enzo Pompilio D'Alicandro, intervenuto a nome delle
associazioni di categoria - accelerare il ripristino della linea
ferroviaria e l'apertura della seconda canna del Frejus,
anticipando le scadenze prospettate dalle autorità francesi.
Entrambi gli interventi garantirebbero non solo maggiore
rapidità dei trasporti e minori costi, ma soprattutto livelli
più elevati di sicurezza, che devono riguardare le persone e le
merci, in particolare quando si parla di merci pericolose".
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