"La crisi del Made in Italy è dovuta a una totale assenza di strategia, una mancanza totale di politica industriale del governo.
Del Made in Italy è rimasto solo il titolo della legge che qualche mese fa è stata approvata, ma di contenuto non c'è nulla, anzi registriamo una crisi in settori cruciali, rappresentativi dell'immaginario collettivo del Made in Italy.
Penso alla moda, al design, al
cinema, all'audiovisivo e all'automotive, che rappresentano
davvero nel mondo la carta d'identità del nostro Paese. Ciò
accade a causa della mancanza di un piano di azioni realmente
strategiche da parte del governo o di decisioni sbagliate, come
quella relativa al Tax Credit che lascia gli studi
cinematografici drammaticamente vuoti. Chiediamo al governo di
uscire dalla propaganda e di mettere in campo un piano
industriale serio e misure che non siano esclusivamente punitive
ma che puntino sostenere a rafforzare i nostri settori chiave".
Così la deputata Irene Manzi, capogruppo dem in commissione
Cultura, intervistata per il sito dei deputati Pd.
"L'Istat - ha concluso Manzi - ha dimezzato di fatto le
previsioni di crescita del Pil. Non starei molto serena se fossi
la Presidente del Consiglio. Il Paese è sostanzialmente fermo
con il rischio addirittura di arretrare. Anche su questo è
necessario uscire dalla bolla della propaganda del governo e
mettersi davvero insieme. Occorre fare appello alle migliori
energie del Paese, a tutte le forze politiche per lavorare, ma
seriamente, fuori dalla propaganda e per il rilancio, serio e
per la crescita, seria, di questo Paese".
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