"Lo scorso 31 dicembre sono stati
approvati i correttivi al Codice degli appalti. Questi hanno
luci e ombre, come sollevato da noi e anche dalle categorie
economiche del settore. Una delle criticità emerse riguarda
l'utilizzo dei lavori in sub appalto ai fini della
qualificazione SOA". Lo ha spiegato Erica Mazzetti, deputata di
Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori
pubblici di FI, nel corso del question time al Ministro delle
Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini.
"Conseguentemente - ha sottolineato Mazzetti - i lavori dati
in subappalto dall'impresa appaltatrice, nelle categorie
scorporabili, rimangono utilizzabili solo per la qualificazione
dell'impresa appaltatrici. Quest'ultima può automaticamente
richiedere alla stazione appaltante i certificati relativi alle
prestazioni oggetto dell'appalto eseguito e questi certificati
possono essere utilizzati per ottenere o rinnovare
l'attestazione Soa solamente dai subappaltatori. Come è noto,
l'appaltatore aggiudicatario risponde nei confronti della
stazione appaltante e, in quanto "controllore", è responsabile
in solido; tuttavia, nei correttivi il subappaltatore
"controllato" assume la qualifica e l'appaltatore "controllore"
no. Ciò risulta essere contrario a consolidati indirizzi in
materia, basti pensare a un pronunciamento della Corte
Costituzionale in merito risalente al 2019".
Mazzetti ha quindi osservato come tale "decurtazione" non sia
"in linea con direttive UE in materia di subappalto"; non solo,
"ci sono dei profili di incostituzionalità per quanto riguarda
la disparità di trattamento, come da art. 3 della Costituzione",
senza dimenticare "la mancata valorizzazione della
responsabilità complessiva sulle opere affidate e il rischio di
retroattività". "Tutto il settore - ha evidenziato - è molto
preoccupato per questa deriva; pertanto, ho chiesto al Ministro
Salvini se intende intervenire sospendendo la previsione citata
in quanto ostativa per le piccole e medie imprese italiane".
"Per Forza Italia le imprese sono una priorità e pensiamo che
sia un danno sia per l'appaltatore sia per i subappaltatori
qualora questi ultimi ricorressero ad un ulteriore livello di
subappalto. Si creerebbe un corto circuito che potrebbe
inficiare il principio del risultato, che è fondamentale. Il
Ministro Salvini ha assicurato che vigilerà sulla questione e di
questo siamo soddisfatti".
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