"Torna a peggiorare a febbraio la
fiducia delle imprese, nonostante l'indice entri in zona
positiva per alcuni comparti. E sul futuro pesa la spada di
Damocle del caro energia: con gli andamenti attuali, infatti,
secondo nostre stime, le piccole e medie imprese del terziario
si troverebbero a pagare una bolletta più salata di ben 2,9
miliardi di euro rispetto al 2024".
Lo afferma Confesercenti commentando in una nota i dati
Istat. Si tratta, specifica l'associazione, di "una previsione
di grande preoccupazione per le imprese ed anche per le
famiglie, ma che genererebbe circa 400 milioni di euro di
extragettito per l'erario: risorse che devono essere utilizzate
per compensare gli incrementi del costo dell'energia".
La congiuntura, fa notare Confesercenti, si conferma dunque
"complessivamente lenta". "In questo scenario, l'evoluzione del
quadro internazionale potrà, nei prossimi mesi, consentire forse
un allentamento delle odierne tensioni, ma va comunque
sottolineato che gli aumenti dei costi energetici ad oggi
osservati si sono già scaricati in bolletta e sono quindi già
andati a peggiorare il conto economico delle aziende.
Per questo ci auguriamo che il Consiglio dei Ministri
previsto per domani intervenga con decisione per allentare i
costi dell'energia su imprese e famiglie che altrimenti
causerebbero un pesante effetto domino sull'intera economia",
conclude l'associazione.
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