Nelle Marche 7.377 alunni di 395
classi appartenenti a 54 scuole primarie delle cinque province
hanno aderito quest'anno al progetto "Latte nelle scuole"
promosso dal ministero delle Politiche agricole, con fondi
europei, per la sensibilizzazione dei ragazzi al consumo del
latte, dello yogurt e dei derivati caseari anche con visite in
aziende del settore che hanno coinvolto 1.167 studenti. Ruolo
importante nella riuscita dell'iniziativa ha avuto la Camera di
Commercio delle Marche che fatto da raccordo tra il mondo
dell'istruzione e le aziende anche per le visite educative.
Obiettivo era anche promuovere il consumo di qualità certificata
non solo con prodotti Dop o Igp ma anche di produzione
biologica/halas, kosher/senza allergeni e altri sistemi simili e
sostenere un'importante filiera. Nelle Marche, ha ricordato
Tommaso Di Sante, membro della Giunta camerale per il settore
Agricoltura, nel 2018 l'export alimentare si è dimostrato più in
salute degli altri, crescendo dell'8%.
Dal 2005 al 2015, ha ricordato Di Sante, si sono dimezzate le
stalle. Ma dal 2017, con il cambio di etichettatura e l'obbligo
di tracciatura anche dei derivati del latte, i consumi stanno
risalendo. Al centro del progetto c'è la conoscenza di
specificità territoriali e processi produttivi che si "inserisce
nel solco di un'altra azione camerale importante: la tutela
della salute del consumatore" che tocca tra temi tra cui
"sostegno a legalità, lotta alla contraffazione, valorizzazione
della qualità in difesa della salute, dell'origine dei prodotti
e della creatività di chi li realizza". Contemporaneamente, ha
sottolineato Di Sante, incontrare i ragazzi è anche un modo per
sfatare alcune "fake news" sul latte. "Serve una giusta
comunicazione - ha osservato -. Evitando gli accessi, che fanno
male per ogni cosa, il latte ha valori importanti, è un pezzo di
cultura e dieta mediterranea: latte, yogurt e derivati nella
dieta per giovani e adulti devono esserci".
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