Più salario e meno precarietà,
salute e sicurezza, innovazione nei tempi di lavoro con le 35
ore e la necessità di conciliare vita e lavoro: con queste
richieste il mondo del lavoro industriale si mobilita anche in
Sardegna per il rinnovo del contratto scaduto a giugno del 2024,
con lo sciopero di otto ore e la manifestazione sotto la sede di
Confindustria in viale Colombo a Cagliari venerdì 21 alle 10.
Le ragioni della mobilitazione nazionale Fiom Cgil, Fim Cisl
e Uilm Uil, articolata negli scioperi in tutta Italia in diverse
giornate dal 10 al 21 febbraio e rafforzata dal blocco degli
straordinari, sono legate "all'indisponibilità da parte di
Federmeccanica e Assistal di rinnovare il contratto opponendo
alle proposte dei sindacati sostanziate dal voto delle
metalmeccaniche e dei metalmeccanici, una inaccettabile contro
piattaforma".
Quel voto e i contenuti della piattaforma dei sindacati sono
anima e sostanza di una protesta che nell'isola coinvolge oltre
6000 lavoratrici e lavoratori, 1,5 milioni in tutta Italia: "Una
marea - avvertono i segretari regionali Fiom, Fsm e Uil Roberto
Forresu, Marco Angioni e Alessandro Andreatta - che si muove
compatta e non si fermerà sino a quando non avrà raggiunto il
risultato, la conquista di condizioni di equità e dignità nel
lavoro".
In una regione debole come la Sardegna, dove i salari sono in
media più bassi d'Italia e le crisi industriali, 'il rinnovo del
contratto è ancor più importante. In un contesto regionale di
crisi in cui la contrattazione di secondo livello è diffusa
soltanto in poche realtà mentre in tutte le altre, la maggior
parte, l'incremento del reddito indispensabile per far fronte
all'inflazione è legato esclusivamente a quel rinnovo", dicono i
segretari regionali sottolineando anche che "quelle situazioni
di crisi mettono a rischio l'anello più debole della catena
produttiva, ovvero le tante lavorazioni svolte in appalto".
Per Forresu, Angioni e Andreatta, "innovazione, equità e
coesione sono le parole chiave che tengono insieme le
rivendicazioni della piattaforma, che guarda avanti provando a
cogliere le sfide: il punto è se Federmeccanica e Assistal sono
pronte ad affrontare quelle sfide, se sono capaci di guardare
avanti".
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