La fotografa svizzero-francese Sabine Weiss, pioniera di quella che in seguito divenne nota come la 'fotografia di strada', è morta oggi all'età di 97 anni nella sua casa di Parigi: lo ha reso noto la sua famiglia.
Weiss è stata l'ultima esponente della scuola di fotografia umanista francese del secondo dopoguerra, che ha reinventato i poteri evocativi delle immagini espressi da grandi come Robert Doisneau, Willy Ronis e Brassai.
Nella sua carriera di quasi 80 anni, la fotografa ha catturato la condizione della gente comune nella capitale francese, spesso all'aperto, in un corpus di opere che sono state mostrate in importanti retrospettive in tutto il mondo. Ed è stata anche molto richiesta come fotografa ritrattista di artisti, tra cui i compositori Benjamin Britten e Igor Stravinsky, il famoso violoncellista Pablo Casals e il pittore francese Fernand Leger.
Il suo lavoro è stato esposto in 160 mostre e fa parte delle collezioni permanenti di diversi importanti musei, tra cui il Museum of Modern Art e il Metropolitan Museum of Art di New York, e il Centre Pompidou di Parigi. Weiss era nata in Svizzera nel 1924 e si era trasferita a Parigi nel 1946, diventando poi cittadina francese.
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