In attesa del risultato del processo al Tribunale superiore elettorale brasiliano, contro l'ex presidente Jair Bolsonaro, che si avvia ad una condanna con l'ineleggibilità per otto anni, la destra bolsonarista è già alla ricerca di una nuova guida.
Secondo la Folha di SP, il nucleo più vicino all'ex capo di Stato sta già discutendo i nomi della nuova leadership, che potrebbero avere il sostegno di Bolsonaro, in vista delle prossime tornate elettorali.
In particolare, per le presidenziali del 2026, il gruppo ha già quattro pre-candidati sul tavolo: il governatore del Parana, Ratinho Jr. (Psd-Pr), il governatore del Minas Gerais, Romeu Zema (Novo-Mg), il governatore di San Paolo, Tarcisio de Freitas (repubblicani) e la senatrice Tereza Cristina (Pp-Ms), già ministra dell'Agricoltura con Bolsonaro.
Tarcisio, governatore dello stato più ricco e popoloso del Paese, appare favorito, ma saranno le amministrative del 2024, secondo gli analisti della Folha, a far emergere il nome del candidato per le presidenziali, contro il Pt del presidente Luiz Inacio Lula da Silva.
A San Paolo, Tarcisio e i bolsonaristi appoggiano la rielezione del sindaco Ricardo Nunes (Mdb-Sp). Ma se l'attuale sindaco fosse sconfitto da Guilherme Boulos (Psol-Sp), che avrà il sostegno di Lula, la candidatura del governatore di San Paolo perderebbe forza e Ratinho Jr. e Zema, se vittoriosi nei loro stati, prenderebbero slancio.
D'altra parte, in un'intervista dei giorni scorsi, Bolsonaro non aveva escluso la possibilità di una candidatura della moglie Michelle.
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