"Quello che sta succedendo in Lettonia e nelle altre repubbliche baltiche, dove i cittadini russi vengono espulsi, ci preoccupa: è una questione relativa alla nostra sicurezza nazionale". Lo ha affermato oggi il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, durante un incontro con i rappresentanti delle amministrazioni locali della Russia.
La dichiarazione di Putin arriva alcuni giorni dopo l'espulsione dal Paese baltico di Boris Katkov, un ex militare dell'Armata rossa di 82 anni residente in Lettonia accusato di attività propagandistica filorussa e incluso nella lista delle persone indesiderate del ministero dell'Interno di Riga. Il caso era stato ampiamente coperto dai mezzi di comunicazione russi.
L'Estonia potrebbe minare il confine con la Russia
L'Estonia sta valutando la possibilità di minare il confine terrestre con la Russia. Lo ha affermato il vice presidente della commissione Difesa del Parlamento estone (Riigikogu), Leo Kunnas. Parlando alla televisione estone, Kunnas ha precisato che l'operazione non può, tuttavia, essere di immediata esecuzione.
Secondo il politico estone, essa richiede, infatti, il preventivo soddisfacimento di alcune condizioni, quali il ripristino delle scorte di mine cedute all'Ucraina, la denuncia della Convenzione di Ottawa sulla proibizione delle mine antiuomo da parte di tutti gli Stati baltici e l'inizio di una significativa produzione autonoma di esplosivi per scopi militari da utilizzare per la messa a punto di mine anticarro e antiuomo.
"Non appena avremmo soddisfatto queste condizioni - ha detto Kunnas - sarà possibile discutere della costruzione di un efficace sistema di difesa di questo tipo".
Medvedev, 'L'Ucraina non esiste, verranno altre guerre'
I territori ucraini fanno parte della Russia e l'esistenza stessa dell'Ucraina come Stato indipendente provocherà nuovi conflitti, forse tra dieci o
quindici anni, anche se quello attuale arriverà a una conclusione. E' quanto afferma l'ex presidente russo Dmitry Medvedev. "La presenza di uno Stato indipendente sui territori storici russi sarà una ragione costante per la ripresa delle ostilità", scrive sul suo canale Telegram Medvedev, attualmente
vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale.
Secondo Medvedev, "indipendentemente da chi è al potere nella formazione cancerosa che va sotto il nome di Ucraina", le probabilità di una nuova guerra saranno "del 100%, non importa quali accordi di sicurezza l'Occidente firmerà con il regime fantoccio di Kiev".
"Né l'associazione dell'Ucraina con la Ue, e nemmeno l'entrata di questo Paese artificiale nella Nato lo impedirà, e ciò potrà avvenire tra dieci o quindici anni", conclude l'ex presidente russo.
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