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Rapporto, cresce quota di armi Usa in Europa, boom export Italia

Rapporto, cresce quota di armi Usa in Europa, boom export Italia

Stati Uniti dominano mercato globale, Francia seconda

BRUXELLES, 10 marzo 2025, 13:33

Redazione ANSA

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Idf schiera i tank in Cisgiordania, prima volta dal 2002 © ANSA/EPA

Idf schiera i tank in Cisgiordania, prima volta dal 2002 © ANSA/EPA

 Balzo in avanti dell'Italia nella classifica dei principali esportatori di armi pesanti.
    Nell'ultimo quinquennio (2020-2024) è stato registrato un incremento del 138% rispetto al periodo 2015-19 che ha fatto salire il nostro Paese dal decimo al sesto posto nella top ten degli esportatori mondiali con una quota del 4,8% sul totale.
    Nessun Paese al mondo ha registrato un aumento così significativo, in percentuale nelle vendite di armi pesanti.
    È quanto emerge dall'ultimo rapporto del Stockholm International Peace Research Institute (Sipri), l'istituto internazionale indipendente dedicato alla ricerca su conflitti, armamenti pesanti e disarmo. Questo report identifica i principali esportatori e importatori, analizzando le dinamiche regionali e le influenze politiche sui trasferimenti di materiale bellico. Per Roma l'area principale di destinazione delle esportazioni è stata il Medioriente. Siamo stati il secondo paese, dopo gli Stati Uniti, ad aver venduto armi ai Paesi della regione (con una quota del 13%). In particolare, al Qatar abbiamo esportato il 28% delle armi pesanti, al Kuwait e all'Egitto il 18%.
    Il rapporto mette comunque in evidenza che "le importazioni di armi da parte dei membri europei della Nato sono più che raddoppiate tra il 2015-19 e il 2020-24 (+105%): gli Stati Uniti hanno fornito il 64% di queste armi, una quota sostanzialmente maggiore rispetto al 2015-19 (52%). Gli altri principali fornitori sono stati la Francia e la Corea del Sud (con una quota del 6,5% ciascuno), la Germania (4,7%) e Israele (3,9%)".
    Le esportazioni di armi da parte degli Stati Uniti sono aumentate del 21% tra il 2015-19 e il 2020-24, e la loro quota sulle esportazioni globali di armi è cresciuta dal 35% al 43%.
    Per la prima volta in due decenni, la quota maggiore delle esportazioni di armi statunitensi nel periodo 2020-24 è andata all'Europa (35%) piuttosto che al Medio Oriente (33%). Tuttavia, il principale destinatario delle armi statunitensi è stata l'Arabia Saudita (12% delle esportazioni di armi statunitensi).
    A differenza degli Stati Uniti, le esportazioni di armi da parte della Russia sono diminuite drasticamente (-64%) tra il 2015-19 e il 2020-24. Il declino è iniziato prima dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022: nel 2020 e nel 2021 i volumi di esportazione sono stati molto inferiori rispetto a qualsiasi anno dei due decenni precedenti.
    La Francia è diventata il secondo fornitore di armi al mondo nel periodo 2020-24, consegnando armi a 65 Stati. Le esportazioni francesi di armi pesanti verso altri Stati europei sono quasi triplicate tra il 2015-19 e il 2020-24 (+187%). Ciò è dovuto principalmente alle consegne di aerei da combattimento alla Grecia e alla Croazia e alle forniture di armi all'Ucraina dopo l'invasione su vasta scala della Russia nel 2022.
   

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