Il governo del Nicaragua ha
ricordato alla Chiesa cattolica, inviando capi di polizia nelle
parrocchie di tutto il paese, che qualsiasi tentativo di
effettuare processioni o elevare preghiere pubbliche per il
paese, i migranti o i prigionieri politici porterà ad arresti.
Dal 2023 il governo del presidente Daniel Ortega vieta la Via
Crucis all'esterno delle chiese.
Lo riportano i siti dei media indipendenti del paese
centroamericano, Despacho 505, Confidencial e Noticias100%,
sottolineando come l'offensiva della polizia si sia
intensificata alla vigilia della Domenica delle Palme, giorno
che segna l'inizio delle processioni della Settimana Santa.
I capi locali della polizia si presentano ai preti in "visite
di cortesia", con saluti e offerte, per poi chiarire il divieto
e la minaccia di arresto in caso di disobbedienza, riportano i
tre media indipendenti citando le testimonianze di vari
sacerdoti che hanno chiesto l'anonimato per timore di
ritorsioni.
I preti assicurano di essere stati pressati anche a non
includere preghiere per il Nicaragua durante i servizi. "Ci
chiedono di evitare di pregare per il nostro paese, per i
migranti, i prigionieri ed i governanti. Ma per chi dovremmo
pregare?", ha chiesto uno di loro. "La Chiesa in tutto il mondo
prega per le sue nazioni e questo va contro il cuore stesso
della nostra liturgia", ha aggiunto un altro.
"Ci ordinano che se usciamo in processione durante la
Settimana Santa, ci mettono in prigione", denuncia un altro
sacerdote al sito all news nicaraguense Despacho 505, dopo aver
ricevuto la visita del capo della polizia locale nella sua
parrocchia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA