Per la quarta notte consecutiva
i soldati indiani e pachistani si sono scontrati aprendo il
fuoco in vari punti lungo la linea di controllo nello stato del
Kashmir: lo ha fatto sapere questa mattina l'esercito indiano,
informando che non ci sono state vittime.
La violazione del cessate il fuoco concordata tra i due paesi
nel 2021 è l'ultima, in ordine di tempo, dopo l'attacco del 22
aprile in cui terroristi armati hanno ucciso 26 turisti indù nel
Kashmir indiano, il peggiore attacco degli ultimi 25 anni subito
da civili, nella regione a maggioranza musulmana amministrata da
New Delhi e contesa con Islamabad.
Dopo l'attentato l'India ha immediatamente accusato il
Pakistan di sostenere "il terrorismo cross-border" mentre
Islamabad nega ogni ruolo definendo il tentativo di collegamenti
con l'attacco "inconsistente" e dichiarandosi pronta a
rispondere alle azioni indiane.
Dopo l'attacco, Delhi ha ridotto i rapporti diplomatici,
cancellato i visti, imposto ai cittadini pachistani che si
trovavano in India di rimpatriare entro oggi, e sospeso l'Indus
waters Treaty del 1960. Islamabad ha risposto ordinando
l'espulsione dei diplomatici indiani e dei consiglieri militari,
cancellato i visti per gli indiani e chiuso il suo spazio aereo
ai voli indiani.
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