L'Unione europea ha espresso per la
prima volta il proprio consenso alla revisione dell'Accordo di
associazione con l'Algeria, in vigore dal 2005 e fortemente
criticato dalle autorità del Paese nordafricano. Lo ha affermato
oggi Diego Mellado, ambasciatore dell'Ue ad Algeri, durante un
evento dedicato agli investimenti nelle zone economiche
speciali, tenutosi oggi nella capitale.
Mellado ha sottolineato che le relazioni tra Bruxelles e
Algeri sono "fondamentali e indispensabili, e che il 2025 sarà
un'occasione per rafforzarle su basi vantaggiose per entrambe le
parti. Dopo 20 anni di attuazione dell'Accordo di associazione,
e di fronte a nuove realtà geostrategiche, è il momento di
rivedere il nostro partenariato e guardare alle nostre relazioni
nella loro interezza, in particolare nel contesto del nuovo
patto mediterraneo", ha aggiunto.
L'ambasciatore Mellado ha inoltre sottolineato che l'Algeria
ha il potenziale per attrarre gli investimenti europei e
facilitare il commercio e l'integrazione economica.
L'Algeria e l'Unione europea sono legate dall'Accordo di
associazione, un trattato commerciale firmato nel 2002 ed
entrato in vigore il 1° settembre 2005, durante il regno del
defunto ex presidente Abdelaziz Bouteflika.
L'accordo prevede il graduale smantellamento dei dazi
doganali su beni e merci in entrambe le direzioni, ma le aziende
algerine (pubbliche e private) non sono state in grado di
competere con le loro controparti europee, poiché il Paese
nordafricano esporta quasi esclusivamente prodotti petroliferi e
del gas. Esperti algerini, citati dai media locali, hanno
stimato in passato che l'accordo ha causato perdite per oltre 30
miliardi di dollari per la parte algerina.
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