I sostenitori dell'ex presidente
boliviano Evo Morales, al governo dal 2006 al 2019, hanno
annunciato che si dimetteranno "in massa" dal partito al governo
Movimento per il socialismo (Mas), al quale sono iscritti, dopo
che l'ex leader ha confermato la sua candidatura alle elezioni
del 17 agosto con un altro gruppo politico.
Omar Arce, uno degli attuali dirigenti del Mas, fondato da
Morales, ha reso noto che le "dimissioni collettive" dei
militanti avverranno già a partire da oggi nel dipartimento di
La Paz. Secondo Arce, circa 400mila iscritti al Mas hanno
ricevuto l'ordine di iniziare le loro dimissioni formali tramite
il Tribunale superiore elettorale.
Giovedì scorso, Morales ha confermato che sarà il candidato
presidenziale per il Fronte per la vittoria (Fpv), nonostante
sia ricercato dalla giustizia per un'accusa di violenza sessuale
e sia stato dichiarato ineleggibile dalla Corte suprema.
La rottura con il Mas arriva al termine di due anni di
conflitto interno in cui si è scontrato con il capo dello Stato
in carica (suo ex delfino e ministro dell'Economia), Luis Arce,
accusato di aver ordito una trama contro di lui.
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