La Corte suprema
cilena ha revocato l'immunità alla deputata Catalina Pérez, ex
alleata del presidente Gabriel Boric, a seguito di un'indagine
per corruzione riguardante l'appropriazione indebita di fondi
pubblici a fondazioni gestite da persone di fiducia della
parlamentare, che si dichiara innocente. Pérez, già espulsa dal
suo partito in seguito alle accuse, si prepara ora ad affrontare
l'imputazione di frode fiscale. Il, suo caso potrebbe
rappresentare il colpo di grazia alla "superiorità morale" che
il Fronte Ampio (la coalizione guidata dal capo di Stato
progressista) ha scelto come una delle sue bandiere una volta
salito al potere.
Pérez, ex leader della Rivoluzione democratica, una delle
fazioni del Fronte Ampio quando Boric entrò in carica, ora deve
rendere conto dei 426.000 dollari ricevuti da una fondazione
gestita dal suo allora socio, Daniel Andrade, e da due ex
collaboratori. Tutti e tre sono già stati processati. Da quasi
due anni la Procura sta indagando anche su altre 46 fondazioni e
fondi pubblici, per un totale di 90 milioni di dollari. Il
Fronte Ampio sarà quindi messo a dura prova in vista delle
elezioni di novembre, in mezzo alle rivelazioni che emergeranno
dallo scandalo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA