Sarà presentato domani all'Istituto
Italiano di Cultura di Budapest il libro di Paolo Cornaglia e
Zsuzsanna Ordasi intitolato "Géza Aladár Kármán e Gyula Ullmann.
Architetti a Budapest e nell'Ungheria storica (1895-1915)".
L'opera comune degli architetti ungheresi Géza Aladár Kármán
(1871-1939) e Gyula Ullmann (1872-1926) ha dovuto attendere a
lungo per essere collocata adeguatamente nella storiografia
architettonica.
A cavallo tra Otto e Novecento, Budapest conobbe un periodo
di grande fermento, durante il quale diverse generazioni di
architetti rendono la città non solo una capitale al pari di
Vienna, ma una metropoli europea. Il volume è composto da una
serie di saggi di inquadramento, da schede specifiche sulle
architetture, arricchite da disegni di progetto e immagini dello
stato attuale, e da un saggio di sintesi su quanto realizzato
nell'Ungheria storica. La tipologia delle opere, sia realizzate
sia presentate ai concorsi, è molto varia e comprende sinagoghe,
ville, edifici residenziali, banche, caserme, sedi di
assicurazioni, grandi magazzini.
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