Ogni riferimento a persone
transgender e queer è stato rimosso dal sito internet del primo
monumento nazionale dedicato al movimento Lgbtq+ voluto nel 2016
dall'allora presidente Barack Obama. Anche lo Stonewall national
monument si adegua alla linea del governo Trump, che vuole che
le agenzie federali riconoscano solo due generi: maschio e
femmina, assegnati alla nascita. La rimozione di quelle parole è
stata decisa dal National Park Service, l'agenzia federale
statunitense che gestisce parchi e monumenti nazionali. Il sito
del monumento che ricorda la sommossa del 28 giugno 1969 in
risposta a un raid di routine della polizia, ora fa riferimento
soltanto a Lgb, lesbiche, gay e bisessuali. La mossa è stata
criticata pesantemente da più parti. Erick Bottcher, consigliere
comunale per il quartiere del Greenwich Village dove il
monumento si trova, ha detto che "è l'ultimo tentativo di
cancellare l'esistenza delle persone transgender". La ceo
dell'Lgbt Community Center, Carla Smith, ha parlato di un
"affronto alla comunita' intera" e ha chiesto la reintroduzione
immediata di un "linguaggio accurato e inclusivo". Lo Stonewall
Inn, una taverna su Christopher Street, è considerata uno dei
simboli dell'attivismo per i diritti dei gay da quando nel 1969
un raid della polizia portò a tre giorni di proteste che
aiutarono a galvanizzare una popolazione da tempo marginalizzata
in una forza per il cambiamento sociale e politico. Il monumento
include il bar, il vicino Christopher Park e strade limitrofe.
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