"Dall'Umbria e dal suo capoluogo si alza ancora una volta una voce di libertà con un evento calato nella storia, per un racconto del presente che in un tempo complesso diventa ancora più essenziale": lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, intervenuta alla presentazione della 19/a edizione del Festival internazionale del giornalismo in programma a Perugia dal 9 al 13 aprile.
La governatrice ha quindi ringraziato gli organizzatori e la squadra che li affianca "per il coraggio e la forza" di portare avanti un evento del genere, e per aver fatto diventare l'Umbria "una terra attrattiva per un parterre mondiale". "A Perugia - ha detto Proietti - arriveranno ancora voci e menti pensanti che assumono una rilevanza particolare oggi, perché quello che stiamo vivendo è un momento complesso dove è facile creare anche una realtà parallela artificiale. Capire la complessità ed avere strumenti per decidere diventa quindi fondamentale. La Regione Umbria - ha proseguito - crede fortemente in questo evento perché di livello mondiale e a cui guardano i giovani, perché si parla di cronaca e si fa cultura in libertà e con la libertà di poter parlare".
Anche Tommaso Bori, vicepresidente Regione e assessore regionale alla Cultura, tra i volontari alla prima edizione del festival ormai venti anni fa, ha ricordato l'importanza dell'evento anche per la capacità di creare una comunità "che si allarga e si ringiovanisce sempre". "Questo è possibile - ha sottolineato - perché il festival è nato in Umbria e a Perugia, un territorio da sempre aperto al mondo". E commentando il programma ha infine dichiarato: "E' impressionante sia come atto di resistenza ma anche come una avanguardia".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA