Non solo riforma della Giustizia.
L'Anm guidata da Cesare Parodi avrà un nuovo faccia a faccia con
il governo dopo quello del mese scorso a Palazzo Chigi.
L'appuntamento al ministero di via Arenula è fissato con il
guardasigilli Carlo Nordio martedì prossimo, durante il quale i
magistrati affronteranno temi che portino a convergenze e
collaborazioni con l'Esecutivo, come la questione della app del
processo - che ha suscitato malumori per i diversi casi di
malfunzionamento - la carenza del personale amministrativo negli
uffici giudiziari e vari aspetti legati alla geografia
giudiziaria, tra chiusure di tribunali, accorpamento delle loro
attività o nuove sezioni. Insomma quei punti già sottoposti al
governo in occasione del confronto con la premier Meloni.
"Le aspettative sono sicuramente positive perché sappiamo di
parlare di una serie di temi legati all'attività giudiziaria, su
cui abbiamo colto un interesse del governo per far sì che alcuni
aspetti vengano migliorati", dice il presidente del sindacato
delle toghe, Cesare Parodi, dopo aver attraversato una due
giorni di incontri con i gruppi parlamentari dell'opposizione
per spiegare le ragioni della contrarietà alla riforma
costituzionale che prevede la separazione delle carriere in
magistratura.
"Lo facciamo con uno spirito collaborativo - sottolinea
Parodi, che ha in programma la prossima settimana ulteriori
confronti anche con i gruppi di maggioranza di FdI, Forza Italia
e Noi moderati - Nella nostra logica il dialogo non può mai
interrompersi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA