"La gente, la fiumana di persone mi ha colpito più della cerimonia stessa. Persone comuni, quelle che il Papa ha voluto incontrare sempre, fino agli ultimi giorni, e che gli hanno ricambiato l'amore e l'attenzione. Anche i suoi funerali sono stati un'immersione del popolo, hanno illuminato il popolo, portandone alla luce il lato migliore, il coinvolgimento, la passione e l'umanità". Lo ha detto l'ex presidente della Camera ed ex segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti, parlando con l'Ansa al ritorno dai funerali di Papa Francesco.
"Ho partecipato per ragioni anche istituzionali - ha spiegato l'ex presidente della Camera - ma soprattutto per una ragione empatica, quella di un non credente che ha vissuto la presenza di Papa Francesco come una presenza di straordinario impegno in un mondo difficile e invaso dalla guerra. Il Papa ha saputo resistere all'aria del tempo, parlando sempre la lingua della pace. Un testimone e un profeta della possibilità di un mondo diverso". Opere e pensieri di Papa Francesco hanno fatto parlare di un Pontefice di sinistra. "E' un errore interpretativo - risponde Bertinotti - Non è stato di sinistra, è stato un pontefice che ha espresso il messaggio del Vangelo, in un mondo invaso dalla guerra. Il messaggio del Vangelo contro quello della guerra. Così la sinistra, anche perché orfana, ha potuto interpretare questa presenza del Pontefice come l'espressione di idee a cui è legata. Non è il Papa di sinistra, ma la sinistra ha trovato nel messaggio del Papa parole che le appartengono e che oggi trova con difficoltà nel linguaggio della politica". Ai funerali "ho incontrato amici e compagni, ma anche leader politici con cui non ho una convergenza. Ho ricevuto manifestazioni di amicizia che mi hanno fatto molto piacere". La frase del Papa che riassume il suo lascito? "Mi sento inadeguato a citarlo - risponde Bertinotti - Ma mi torna spesso in mente l'invito che rivolse ai sacerdoti ad 'essere pastori con l'odore delle pecore, pastori in mezzo al proprio gregge e pescatori di uomini'. Quella frase indica il bisogno di un rapporto, di una riconciliazione con il popolo, che è una delle chiavi di questo pontificato. Vale per la Chiesa, vale a maggior ragione per la politica. L'odore delle pecore".
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