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Lo sfottò della cestista Usa all'avversaria agita la Casa Bianca

Lo sfottò della cestista Usa all'avversaria agita la Casa Bianca

Polemiche dopo quanto accaduto in campo e l'invito della first lady

ROMA, 05 aprile 2023, 17:04

Redazione ANSA

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Angel Reese © ANSA/Getty Images via AFP

Angel Reese © ANSA/Getty Images via AFP
Angel Reese © ANSA/Getty Images via AFP

La vittoria di Louisiana State University contro l'Università dell'Iowa per 102 a 85 nella finale di domenica della Ncaa femminile, il campionato di basket dei college negli Stati Uniti, sta facendo discutere l'America e non solo per l'aspetto sportivo in sé. Al centro del dibattito, anche social, è finito lo sfottò di Angel Reese, stella di Lsu, rivolto all'avversaria Caitlin Clark, la superstar di Iowa: un gesto della mano davanti al viso, che significa "neanche ti vedo", reso popolare dalla leggenda del wrestling John Cena. La giocatrice ha indicato anche il suo anulare, dove presto indosserà l'anello di campione nazionale. Le immagini sono diventate virali, gli schieramenti, per Reese o per Clark pure.

Tutto sullo sfondo della polemica razziale negli Usa: Reese è di colore, Clark bianca. Lunedì, il giorno dopo la partita, nella polemica è approdata improvvisamente la first lady. Jill Biden ha dichiarato di volere che anche la squadra dell'Iowa, sconfitta, fosse invitata alla Casa Bianca oltre a quella di Louisiana State, vincitrice del titolo, e questo nonostante tradizionalmente l'invito del presidente non sia esteso ai secondi classificati.

L'addetta stampa della first lady Vanessa Valdivia ha cercato di chiarire le cose affermando in un tweet che le parole di Jill Biden "avevano lo scopo di applaudire la partita storica e tutte le atlete". E che la first lady "non vede l'ora di celebrare le Tigri della Lsu per la loro vittoria in campionato alla Casa Bianca". Ma le buone intenzioni non sempre hanno destino facile. E sull'uscita di Jill Biden è piovuta letteralmente una pioggia di critiche, con l'accusa di voler celebrare malgrado la sconfitta anche la stella emergente della Clark, ormai la più popolare giocatrice di basket americana. 
   

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