"L'Italia è andata indietro di
vent'anni. Vent'anni fa non c'era tutto questo razzismo. O forse
semplicemente non c'erano i social. I social su cui qualcuno
scrive che Larissa non è italiana. Ma come si può?". A dirlo, in
un colloquio riportato dal Corriere della sera, è stata l'ex
saltatrice in lungo Fiona May, che ieri sera ha assistito alla
finale in cui la figlia Larissa Iapichino si è piazzata quarta.
«Il problema è il colore della pelle. Che non dovrebbe appunto
essere un problema. A maggior ragione nello sport. La Nazionale
di calcio francese è composta quasi esclusivamente da neri: gli
allenatori vanno a cercarli per strada, li includono, li
coinvolgono. Lo stesso accade in Inghilterra. Il centravanti
della nazionale belga è da dieci anni Romelo Lukaku. Perché in
Italia non ci sono neri in Nazionale?", chiede May. E alla
domanda se l'Italia sia un Paese razzista replica: "Sto dicendo
che l'Italia sta andando indietro anziché andare avanti. Che c'è
qualcosa, nel subconscio del Paese… Non mi piace neppure quando
i telecronisti dicono: Larissa ha un papà italiano, la mamma
invece… Io ho gareggiato con la maglia azzurra per tutta la
vita".
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