(di Lorenzo Padovan)
L'Udinese torna al successo
casalingo dopo 100 giorni - l'ultima volta fu con il Cagliari, a
fine ottobre - e si mette alle spalle un periodo buio che ha
minato qualsiasi velleità europea ventilata dai vertici della
società. Il Venezia, mai domo, dopo aver recuperato
caparbiamente un doppio svantaggio, viene piegato solo nel
finale. Le speranze di restare in A diminuiscono tuttavia di
gara in gara, anche per l'incapacità di mantenere il risultato
nei momenti cruciali.
Runjac, alla prese, per la prima volta in stagione, con
l'assenza del metronomo Karlstrom, fermato dal giudice sportivo,
rivoluziona squadra e modulo: difesa a 4 e trazione anteriore,
con Thauvin ed Ekkelenkamp a supporto di Lucca e Sanchez. Di
Francesco, dopo settimane di corteggiamento del Palermo, a due
ore dal match si vede privato dal mercato di bomber e capitan
Pohjanpalo e ha anche l'infermeria ancora affollata. Davanti
schiera i piccoletti terribili Oristanio e Yeboah. In panchina
Perez e Marcandalli, arrivati in laguna in settimana.
Il match non decolla e nella prima mezz'ora le squadre si
studiano con giropalla infiniti e nessuna emozione. Piove sul
bagnato per il Venezia: il portiere Stankovic, autore di una
stagione da incorniciare, si infortuna da solo al ginocchio
sinistro in un rinvio e deve lasciare il campo a Joronen. Al 34'
ci prova Ekkelenkamp dal limite, ma l'estremo difensore
finlandese risponde mandando in angolo una conclusione comunque
centrale. E' l'unico tiro nello specchio della prima frazione,
che finisce tra i fischi del Bluenergy stadium: nel mirino la
totale assenza di spirito battagliero dei bianconeri.
Nemmeno il tempo di ripartire e l'Udinese passa in
vantaggio: cross da sinistra di Kamara, Joronen esce a vuoto e
Lucca tocca di testa per il più facile dei gol. Passano solo 5'
e arriva il raddoppio su un'altra papera clamorosa in uscita del
portiere finlandese, smanacciata proprio sui piedi di Lovric,
che scarica in rete al volo. I lagunari sono in confusione e al
10' Thauvin dal limite fa la barba al palo.
L'occasione per accorciare le distanze ce l'ha Busio un
minuto dopo: il suo diagonale mette i brividi a Sava. Di
Francesco fa un triplice cambio: dentro Ellertsson, Kike Perez e
Gytkjaer, per Busio, Doumbia e uno spento Oristanio. Pochi
istanti dopo, Nicolussi Caviglia (19') trova un eurogol su
punizione defilata da sinistra e riapre il match. Runjaic corre
ai ripari e toglie Sanchez, Payero e Kamara per dare freschezza
a centrocampo e attacco con Atta e Iker Bravo, mentre Zemura si
accomoda sulla consueta fascia sinistra.
Il Venezia preme e si espone al contropiede: al 28' Lucca
aggancia al volo e scarica in porta, ma Joronen stavolta è
pronto e devia in corner. Gli ospiti agguantano il pari al 34':
su corner Candè salta più alto di tutti e indirizza la sfera
verso la linea dove Gytkjaer, con un tap-in, inganna Lovric, che
non riesce a respingere. La partita diventa una bolgia ma
l'Udinese torna in vantaggio al 39' subito dopo che Runjac si
gioca la mossa del baby Pafundi: azione travolgente di Solet che
semina il panico e trova Iker Bravo, che d'esterno calcia
all'angolino. Al terzo minuto di recupero, Yeboah si divora il
pareggio, con una conclusione di testa da un paio di metri, che
spedisce sopra la traversa.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA