La mossa delle Poste Usa di non
accettare più pacchi da Cina e Hong Kong è una "soppressione
irragionevole". Gli Usa "devono smetterla con iniziative che
colpiscono il commercio", ha detto il portavoce del ministero
degli Esteri Lin Jian, per il quale Pechino "adotterà tutte le
misure necessarie per salvaguardare diritti e interessi
legittimi delle sue aziende". La decisione delle Poste Usa è
legata al decreto esecutivo di Trump sui dazi americani al 10%
sul made in China che ha eliminato la scappatoia 'de minimis'
che assicurava l'esenzione doganale agli esportatori che
spedivano negli Usa pacchi di valore sotto gli 800 dollari.
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