"Il video del Papa è arrivato l'1
febbraio". Lo afferma Carlo Conti, in conferenza stampa,
rispondendo indirettamente all'indiscrezione della messa in
onda, ieri sera al festival di Sanremo, di un video registrato
precedentemente. "Ho scritto al Santo Padre il 12 gennaio.
Dopo qualche giorno, sabato 1 febbraio, mi è arrivato questo
video. Non lo sapeva nessuno", ha aggiunto il direttore
artistico del Festival di Sanremo.
"Non siamo alla fantascienza, siamo oltre", risponde Conti a una
domanda sulle indiscrezioni di Dagospia secondo le quali il
videomessaggio del pontefice sarebbe 'riciclato' e sarebbe stato
trasmesso ieri a Sanremo all'insaputa del pontefice. "Hai
presente quando nelle partite di calcio c'era l'invasione di
campo?", aggiunge il direttore artistico con una metafora
sportiva. "A un certo punto hanno deciso di non riprendere più
le invasioni di campo, e hanno smesso di farle. Poi - chiosa -
ognuno fa il suo mestiere".
"Dal 1 febbraio fino a ieri ho tenuto il video segretissimo,
senza dirlo a nessuno, me lo ricordo bene quanti giorni sono
stato là senza dirlo a nessuno, neanche a mia moglie". Nel
video, sottolinea ancora il direttore artistico, il papa "fa
riferimento a quello che faccio nel festival, mi sembra
abbastanza chiaro. Lo so che può sembrare strano ma a volte
nella vita le cose normali accadono, senza retropensieri, a
volte la vita è più semplice di quello che vogliamo credere".
Nino Frassica sceglie l'ironia: "Qualcuno dice che non era il
papa, era Massimo Lopez".
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