'Un'assemblea così partecipata non l'ho mai vista". Lo ha detto Alessandro Ghelardini, presidente della sezione Toscana della Anm in occasione dell'assemblea organizzata al palazzo di giustizia di Firenze, in occasione dello sciopero dei magistrati contro la riforma sulla separazione della carriere. Lo sciopero ha registrato un'adesione, si spiega, di 339 magistrati su 428 nel distretto della Toscana (che non comprende la provincia di Massa Carrara) pari al 79.20%. In particolare, negli uffici giudiziari di Arezzo hanno aderito 26 magistrati su 30, a Firenze 148 su 208, a Pistoia 19 su 23, a Siena 22 su 24, a Livorno 24 su 29, a Grosseto 20 su 23, a Lucca 27 su 30, a Pisa 26 su 33 a Prato 25 su 28.
"Non si tratta di una protesta per difendere i diritti della nostra categoria - spiega Ghelardini - Se la riforma entrasse in vigore potrebbe essere pregiudicato quel monito fondamentale che è all'interno delle nostre aule, cioè che la legge è uguale per tutti. La perdita di valori quali indipendenza e imparzialità può rendere la giustizia meno uguale per tutti". Nel corso dell'iniziativa è arrivata la notizia che il governo è disposto a confrontarsi sulla riforma con i magistrati. "Colgo con estremo favore il messaggio di apertura del governo - aggiunge -, l'incontro era già previsto, il dato nuovo è la disponibilità al confronto. Noi auspichiamo che il governo faccia un passo indietro sulla separazione delle carriere perché allontana la figura dei pubblici ministeri dalla cultura della giurisdizione e alla fine produrrà un danno per i cittadini: avremo un pm che cercherà esclusivamente la condanna".
Tra i presenti all'assemblea anche la sindaca di Firenze Sara Funaro: lLa manifestazione, svoltasi in un'affollata aula 32, ha visto la partecipazione di giudici e pm con la coccarda tricolore appuntata sulla toga e la Costituzione in mano, magistrati in pensione, e anche avvocati e semplici cittadini.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA