La Regione Toscana porta la sua
"migliore pratica" in materia di "partecipazione" a Bruxelles,
su invito del Baden-Wurttemberg, nell'ambito degli Open days.
La Regione è infatti la prima in Europa a prevedere il
dibattito pubblico obbligatorio sulle grandi opere, sopra 50
milioni di euro, in base alla legge 46 del 2013.
Come spiega il presidente della commissione affari
istituzionali del consiglio regionale della Toscana e primo
firmatario della legge Marco Manneschi, a Bruxelles per
presentarla, la Toscana "e' anche la prima regione europea a
prevedere che possano richiedere il dibattito pubblico un numero
adeguato di cittadini, lo 0,1% degli abitanti della Regione,
ovvero 3.700".
La normativa - aggiunge - "si propone come strumento
innovativo per garantire che nei processi partecipativi vengano
considerate le migliori soluzioni attraverso una corretta
informazione ai cittadini, il dialogo e il confronto, entro
tempi definiti, nella fase preliminare che precede la vera e
propria decisione".
Si tratta di una "proposta coraggiosa", che rende "meno
fumosa e piu' concreta la partecipazione di cui, come Toscana e
come Italia, possiamo essere orgogliosi", sottolinea Manneschi
intervenendo al convegno 'Innovative solutions through citizen
partecipation: Co-creating the future citizens', dove è
accompagnato dalla professoressa Ilaria Casillo, componente
dell'Autorita' per la Partecipazione Toscana.
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