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Ad Elisa Oricchio Premio Pezcoller-Eacr per giovani ricercatori

Ad Elisa Oricchio Premio Pezcoller-Eacr per giovani ricercatori

Per studi che hanno già avuto riscontro su pazienti con tumore

TRENTO, 27 novembre 2024, 11:17

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Elisa Oricchio, biologa, direttrice dell'Istituto Svizzero per la ricerca sperimentale sul cancro (Isrec), eccellenza italiana all'estero nel settore, è la vincitrice del Premio istituito dalla Fondazione Pezcoller in collaborazione con l'Associazione europea di ricerca sul cancro (Eacr) dedicato ai giovani ricercatori Ue che svolgono ricerche in campo traslazionale, vale a dire studi di laboratorio che hanno già avuto riscontro in clinica, su pazienti con tumore.
    Oricchio ieri ha tenuto a Trento una conferenza scientifica al Dipartimento Cibio dell'Università di Trento in cui ha spiegato i risultati delle sue ricerche per le quali ha ricevuto il premio. "Questo Premio della Fondazione, realizzato insieme ad Eacr, intende incoraggiare i giovani ricercatori a livello europeo, e scegliere particolarmente quelli le cui ricerche hanno una ricaduta clinica molto possibile, molto probabile o già avviata. Dal laboratorio al letto del paziente", ha commentato il presidente della Fondazione Pezcoller Enzo Galligioni.
    La motivazione del premio ad Elisa Oricchio è l'aver saputo identificare oncogeni o geni soppressori del tumore come nuovi bersagli terapeutici o biomarcatori del cancro, che possono aiutare a classificare meglio i pazienti affetti da questa malattia. Oltre a questo, Elisa Oricchio ha saputo integrare due tipi di analisi (lineari e 3D del genoma) che aiutano a comprendere meglio lo sviluppo e l'evoluzione dei tumori.
    "Attraverso la ricerca traslazionale portiamo la ricerca di base il più vicino possibile all'applicazione clinica. Quello che noi cerchiamo di fare in laboratorio è di migliorare la pratica clinica, collaborando insieme ai medici per sviluppare nuove terapie e trattamenti personalizzati. La collaborazione con la clinica permette di avvicinare la ricerca di base alla sua applicazione pratica. Riusciamo ad analizzare direttamente i dati dei pazienti e cerchiamo di capire quali sono le terapie più efficaci per i pazienti che sono affetti da tumori", commenta Oricchio.
   

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